La cella di Gaudí al carcere di Buoncammino di Cagliari
Evadere dalla Cella di Gaudí
L’Unione Sarda, 19 gennaio 2013
La cella di Gaudí è evasione? Strana parola da usare in carcere, specie davanti ai detenuti di Buoncammino che ieri hanno scelto di assistere alla presentazione del libro scritto – in collaborazione – da dodici detenuti della colonia penale di Isili e altrettanti scrittori sardi. Il tutto raccolto, grazie all’iniziativa dell’associazione “Il colle verde” di Laura Cabras, dell’amministrazione penitenziaria e della casa editrice Arkadia, in un volume che racconta storie tra loro diverse ma legate dal filo conduttore della sofferenza per una vita consumata in parte tra le mura di un carcere. A raccontarle, ieri, detenuti e scrittori: Collins Osaro Igbinoba, Gueorgui Ivanov Borissov, Mounir Hamdaoui, Mohammad Mohammadi e Victor Hugo Gonzales si sono confrontati con Salvatore Bandinu, Giampaolo Cassitta, Fabrizio Fenu, Michele Pio Ledda, Claudia Musio, Pietro Picciau, Gianni Zanata e Anthony Muroni. In un’appassionate interazione con chi sconta la pena a Buoncammino (ma anche con chi è ancora in attesa di giudizio), sotto l’occhio vigile del direttore del carcere Gianfranco Pala e con il coordinamento dell’educatrice Valeria Putzolu, in servizio a Isili, è andato in scena un racconto complicato ma utile, capace di ribadire l’importanza della scrittura, della lettura e del confronto nel percorso di rieducazione e rinascita del detenuto.