Paolo Sessa
Nato ad Avola nel 1950. Ha studiato Lingue e Letterature straniere in Italia, Francia, Inghilterra e vive a Milo, sull’Etna, da oltre 40 anni. Ha insegnato nei licei, condotto corsi e seminari di lettura dei testi, diretto riviste specializzate sul territorio e le tradizioni popolari. Da anni si occupa di linguistica e in particolare di pragmatica della comunicazione e di voce. Ha curato la pubblicazione dei volumi L’influenza della voce materna sul nascituro (Maimone, Catania 2014), La voce materna, il feto, il neonato (Maimone, Catania 2016), ai quali ha contribuito con saggi sulla voce materna, sui parametri prosodici e sull’insorgenza delle prime forme di assegnazione di significati ai suoni da parte del feto e del neonato nei primi giorni di vita. Ha tenuto per anni letture pubbliche su Dante con gli studenti dei licei. Fra i tanti testi di saggistica, prosa e poesia, ha pubblicato Il collezionista di immagini (Maimone, Catania 2012), Schegge di sciara. Canto d’amore per la Sicilia (Maimone, Catania 2015), Suoni e voci nella Commedia di Dante (Società Editrice Dante Alighieri, Roma 2015), La lettura, il Corpo, la Voce. Fondamenti linguistici e neurali della lettura ad alta voce (Fioriti, Roma 2018), Marco Valerio Marziale. A mala sorti. Epigrammi scelti tradotti in siciliano (A&B, Acireale-Roma 2019), Viaggio nella Commedia di Dante (Bonanno, Acireale 2022), Mistero al mulino e altri racconti milesi (Algra Editore, Viagrande 2024). Per Arkadia Editore ha pubblicato Il poeta scomodo (2025).




