“Rivoluzionari sardi in Francia” su Radiolina
A Parigi l’omaggio agli eroi della Rivoluzione Sarda
L’omaggio internazionale agli eroi sardi della Sarda Rivoluzione
play_arrowA Parigi l’omaggio agli eroi della Rivoluzione SardaMassimiliano Rais, Adriana Valenti Sabouret
La studiosa e ricercatrice Adriana Valenti Sabouret, collegata da Parigi, ha parlato dell’evento, per la prima volta internazionale, che si è tenuto al cimitero di Père-Lachaise, dedicato a omaggiare figure centrali della storia sarda come Giovanni Maria Angioy, Michele Obino, Gioacchino Mundula, Matteo Luigi Simon e Pietro Antonio Leo.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose realtà sarde internazionali, tra cui i sardi del Québec e del Canada. Hanno contribuito anche associazioni come “Sardos in Paris”, la Federazione Svizzera dei Circoli Sardi, e due circoli sardi francesi. L’Assemblea Nazionale Sarda (ANS), con il presidente Riccardo Pisu e la rappresentante parigina Giulia Olianas, è attivamente impegnata nel proteggere e onorare annualmente la tomba di Michele Obino.
I patrioti esiliati durante la repressione sabauda
I personaggi onorati, patrioti e amici di Angioy, furono costretti a cercare rifugio in Francia come esiliati politici. La causa di questo esilio fu la cruenta repressione sabauda che seguì i moti anti-feudali e anti-assolutisti verificatisi tra il 1794 e il 1796. La maggior parte di questi esuli erano personaggi nobili che ricoprivano cariche importanti all’interno del Regno di Sardegna. Nonostante le loro posizioni privilegiate, essi sacrificarono ogni cosa per il bene del popolo sardo, che era oppresso dalle ingiuste pratiche del feudalesimo. Essi difesero i valori della libertà in momenti difficili alla fine del Settecento.
La figura di Michele Obino nella Rivoluzione Sarda
Tra gli eroi, si distingue Michele Obino di Santu Lussurgiu, una figura ancora poco nota. Obino era un uomo di grande cultura e umanità, oltre che un sacerdote, teologo, intellettuale e filosofo era anche un brillante accademico. Michele Obino e i suoi fratelli erano seguaci e amici personali di Giovanni Maria Angioy. Obino giocò un ruolo fondamentale e rischioso nel salvare la vita ad Angioy. Quando Angioi dovette fuggire da Oristano, ricercato come un traditore del Regno di Sardegna (e destinato a essere torturato e impiccato), Michele Obino lo ospitò nella sua dimora lussurgese, che ancora esiste a Santu Lussurgiu.
La ricerca storiografica e la Sardegna nell’Europa illuminista
Adriana Valenti Sabouret continua le sue ricerche su queste figure e ha scritto romanzi storici come Madame Dupont, le nobili sorelle e il saggio Rivoluzionari sardi in Francia. Nonostante i dettagli scoperti sulla vita di Angioy a Parigi, la studiosa ritiene che manchino ancora tasselli per una ricostruzione completa. Secondo la ricercatrice, gli archivi sono “qualcosa di vivo” e andrebbero indagati nuovamente, poiché ci potrebbero essere ancora faldoni importanti, non solo sui patrioti sardi, negli scantinati archivistici. La speranza è quella di fare luce su queste personalità intriganti e sugli intrighi internazionali dell’epoca. Un esempio di tale connessione internazionale è una lettera di Angioy intercettata dalle forze navali inglesi dell’Ammiraglio Nelson e ora conservata alla British Library. Questi elementi confermano che la Sardegna non fu isolata né impermeabile alle idee illuministiche progressiste che circolavano in tutta Europa in quel periodo.
Massimiliano Rais
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