Pulsioni, erotismo, ricordi, istintività.

Queste le componenti principali che ho riscontrato tra le pagine raffinate di questo romanzo. Francesca Mazzucato è abile nel tratteggiare anche le atmosfere più conturbanti con una penna elegante e una prosa alta capace di infondere al lettore la sensazione di assistere ad un lungo e raffinato piano sequenza. Nonostante i numerosi flashback e i cambi di location, lungo il centinaio di pagine persiste infatti quel senso di immersione nella mente di F., quell’impulso a voler essere lì, con lei, per accompagnarla in quell’atto creativo e liberatorio, collage dopo collage, aiutandola ad affrontare quel vuoto inesorabile e persistente, quel senso di incompletezza che le impedisce di riconoscersi in un unico luogo, in un unico partner, impedendole di uniformarsi a una routine che le soffocherebbe ogni stimolo. Liberté, appunto. La stessa libertà che dovrebbe prendersi ogni lettore, a libro chiuso, di non ridurre l’opera di Francesca a un solo, sterile, giudizio, ma lasciarsi cullare dalle suggestioni, senza fretta, assaporandone ogni sfumatura, ogni materiale utilizzato, ogni tecnica impiegata. Restando lì, immobile, tra le stratificazioni del collage più complesso e inspiegabile, che è la vita.

Chi è Francesca Mazzucato

Francesca Mazzucato scrittrice, traduttrice e collagista. Insegna Inglese e Francese in Italia e all’estero. I suoi romanzi sono stati tradotti in Francia, Germania, Grecia e Spagna e suoi racconti compaiono in prestigiose antologie uscite negli Stati Uniti come Rome NoirVenice Noir e La dolce vita. È autrice di Hot line. Storie di un’ossessione (Einaudi), Amore a MarsigliaWeb CamRelazioni scandalosamente pure (Marsilio), Strani i percorsi che sceglie il desiderio (Castelvecchi). Fa parte della direzione artistica del sito “Paris Collage Collective”, i suoi lavori, Little Pieces, come li definisce, sono stati esposti a Rotterdam, Zurigo e Barcellona. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo La collagista (Arkadia Editore).

 

Stefano Bonazzi