Premio Strega


“La vita schifa” di Rosario Palazzolo al Premio Strega

Sarà l’attore e drammaturgo Rosario Palazzolo, con il romanzo “La vita schifa”, a rappresentare Arkadia Editore alla 74ª edizione del Premio Strega. Secondo la giornalista e scrittrice Giulia Ciarapica, che ha proposto l’opera di Palazzolo al più prestigioso tra i premi letterari nazionali, «La vita schifa è quello che, a tutti gli effetti, può definirsi un romanzo vorticoso, in cui la complessità della trama, la profonda introspezione psicologica del protagonista e la serrata costruzione degli eventi che si inseriscono in un’atmosfera di umoristica cupezza, si sposano con la tematica principale. Il fil rouge, come si intuisce dalle prime pagine e che regge le redini della faccenda, è il tema della colpa e la conseguente inutilità delle attenuanti, ovvero l’impossibilità di redenzione». Ernesto Scossa è un killer, un ammazzatore. Un uomo buono, ma al contempo cattivissimo. Freddo, ma con una sensibilità molto spiccata. Un uomo che ha vissuto un’infanzia povera di prospettive, un’adolescenza infame, una giovinezza sonnolenta e poi d’improvviso gagliarda fino al giorno della sua morte. È lui a raccontare – da morto – il suo ultimo anno di vita: si interroga sui perché e i per come, ci catapulta in un luogo realissimo, contingente, eppure fantasmagorico, surreale, segnato da una cultura al ribasso che propone speranze a ogni cantone solo per vederle sfiorire.



DISCORSO (NON PEDANTE) SULLA NATURA

Ho preso in mano L’ambasciatore delle foreste di Paolo Ciampi il giorno prima della proclamazione della dozzina dello Strega, per la quale il libro era candidato. Era anche una questione affettiva, trattandosi del candidato di Arkadia, la casa editrice per cui è stato pubblicato un mio romanzo, ma allo stesso tempo non un obbligo, tanto più che il tema vagamente ecologista un po’ mi lasciava perplesso. È stata quindi una prima gradita sorpresa scoprire fin dalle prime pagine che questa perplessità era condivisa dallo stesso autore (cenni biografici: fiorentino, giornalista, scrittore di viaggio). Nel libro si percorre in effetti la biografia di un intellettuale ed ecologista ante litteram, forse il primo degli ecologisti, ovvero l’americano George Perkins Marsh, studioso dai molteplici interessi e a lungo ambasciatore statunitense in Italia, nelle pieghe del diciannovesimo secolo. La seconda gradita sorpresa è stato vedere come viene trattata la storia di Marsh: è il Ciampi-giornalista che la scopre, la dimentica, la riprende, ci litiga, si appassiona, e soprattutto si mette e rimane in gioco per tutta la durata del libro, riuscendo in questo modo a chiamare empatia e partecipazione da parte del lettore. Non a caso, ancora prima di una biografia romanzata o di un libro di natura saggistica sulla natura, questo è a mio modo di vedere un libro di viaggi, come da predilezioni dell’autore, che segue il suo personaggio in traversate dell’oceano, escursioni, spedizioni nel deserto, semplici scampagnate, trovando nel mutamento di cielo, a dispetto del detto latino, le cause scatenanti, i motivi veri, della passione di Marsh per la natura (oggi diremmo, per l’ambiente), una passione che a sua volta viene accompagnata dall’approfondimento e dallo studio e si trasforma, in maniera non pedante, in trattato, in precetto, accompagnati da una certa dose di idealismo (le cose potrebbero sembrare in contraddizione, ma probabilmente è dalla giusta frizione tra praticità e utopia che possono o potrebbero nascere i cambiamenti, le evoluzioni). Tutto questo si risolve in una narrazione altrettanto non pedante, che attraversa continenti, soffermandosi a lungo in luoghi davanti a paesaggi italiani, e si nutre di suggestioni e richiami scientifico-letterari (un libro che ne contiene altri, insomma), senza mai perdere una propria qualità limpida, trasparente, lineare, solo a tratti un po’ didascalica specie in certi parallelismi con l’attualità specie italiana (deformazione professionale da giornalista?). Un libro cordiale, ecco, nel quale si viene accolti e affiancati da un autore altrettanto alla mano, mai invadente nonostante la propria presenza e mai nozionistico nonostante la natura, come già detto, biografico-scientifica dell’opera, che si situa in ultima analisi in un terreno florido, rigoglioso (per usare appunto una similitudine naturalistica) che unisce in maniera azzeccata narrativa, saggistica e divulgazione.



Arkadia entra nel tempio dello Strega

È in gara con “L’ambasciatore delle foreste” di Paolo Ciampi

La casa editrice cagliaritana Arkadia concorre ufficialmente alla 73esima edizione del premio Strega con “L’ambasciatore delle foreste”, romanzo dello scrittore fiorentino Paolo Ciampi. Comunicata ieri sul sito premiostrega.it e rilanciata sui social della Fondazione Bellonci, la notizia della candidatura è di straordinaria importanza per l’editoria regionale. L’opera è infatti la prima produzione interamente realizzata da un’impresa sarda a competere per il prestigioso riconoscimento.

Verso lo Strega

Proposto da Antonio Riccardi, scrittore e critico letterario, il titolo procederà ora verso le tappe successive del percorso di selezione. Primo appuntamento al festival “Libri Come” di Roma. Qui il 17 marzo saranno indicate le 12 opere da cui a giugno uscirà la cinquina che accederà alla finale dello Strega. Sinora (a mezzogiorno di oggi scade il termine ultimo per la presentazione della candidatura da parte degli Amici della Domenica) i libri ufficialmente in gara sono 50.

L’editore

Si tratta di un risultato che riempie di soddisfazione l’editore e quanti con lui lavorano nella redazione di viale Bonaria. «Per Arkadia, che quest’anno compie dieci anni di attività – dice Riccardo Mostallino Murgia – rappresenta il punto d’arrivo di un percorso coraggioso che si avvale di professionalità locali e che, forte delle proprie radici, guarda sin dal suo esordio oltre i confini dell’Isola». Un lavoro di ricerca costante per la realizzazione «di un progetto editoriale indipendente che trova il suo emblema» proprio ne “L’Ambasciatore delle foreste” di Paolo Ciampi, giornalista e scrittore fiorentino, camminatore sensibile ai problemi dell’ambiente, oggi direttore dell’Agenzia d’informazione della Regione Toscana.

L’ambasciatore

Biografia che si fa romanzo, il libro ha come protagonista George Perkins Marsh (1801-1882), primo ambasciatore Usa nell’Italia unita e ambasciatore delle foreste nel mondo. Ecologista ante litteram, la cui memoria è stata presto trascurata, fu il primo a porsi problemi diventati urgenti nel dibattito internazionale: i cambiamenti climatici e gli effetti delle azioni dell’uomo sull’ambiente.

Gli sfidanti

Un’opera d’indubbio valore letterario, visto il sostegno espresso dal critico Antonio Riccardi, che, superata la fase di ammissione, dovrà confrontarsi con almeno altri 44 titoli. Tra i nomi di spicco quello di Antonio Scurati, autore del best seller “M. il figlio del secolo”, e di Marco Missiroli col suo “Fedeltà”.

Manuela Arca

 

 

 



Il libro di Arkadia verso lo Strega?

Stamane il verdetto

Sono 35 i libri sinora candidati per il premio Strega 2019. Stamattina si saprà se ai titoli già proposti dagli Amici della domenica, si aggiungerà “L’ambasciatore delle foreste” del fiorentino Paolo Ciampi, pubblicato da Arkadia. La notizia sarebbe straordinaria per l’editoria regionale: si tratterebbe della prima produzione interamente realizzata da un’impresa sarda a correre per il rinascimento. Il responso sarà reso noto sul sito premiostrega.it dove dal 6 febbraio sono stati rivelati, divisi in 8 gruppi, i libri scelti. Oggi (il termine per la candidatura scade domani) si potrebbe avere la sorpresa de “L’ambasciatore delle foreste”. Se dovesse arrivare, il titolo procederà verso “Libri Come” del 17 marzo, festival romano in cui saranno indicate le 12 opere da cui a giugno uscirà la cinquina. Ecco i libri finora candidati: “La straniera”  di Claudia Durastanti, “Non ho mai avuto la mia età” di Antonio Dikele Distefano, “Un marito” di Michele Vaccari, “Il figlio del secolo” di Antonio Scurati, “Arenaria” di Paolo Teobaldi, “Io ho paura” di Silvio Perrella, “Sogni e altiforni” di Giordano Lupi e Cristina De Vita, “Fedeltà” di Marco Missiroli, “Le memorie di una gatta” di Lodovica San Guedoro, “Un giorno verrà” di Giulia Caminato, “Il rumore del mondo” di Benedetta Cibrario, “Luce rubata al giorno” di Emanuele Altissimo, “Migrante per sempre” di Chiara Ingrao, “Mazzarona” di Veronica Tommasini, “Hostia” di Federico Bonadonna, “Quella metà di noi” di Paola Cereda, “Fratello cattivo” di Sandro Gros-Pietro, “Verso Sant’Elena” di Roberto Pazzi, “Da un altro mondo” di Evelina Santangelo, “Di chi è questo cuore” di Mauro Covacich, “Dai tuoi occhi solamente” di Francesca Diotavelli, “Pontescuro” di Luca Ragagnin, “Un cuore tuo malgrado” di Piero Sorrentino, “Le rughe del sorriso” di Carmine Abate, “Ulisse e il cappellaio cieco” di Raffaele Bussi, “Carnaio” di Giulio Cavalli, “Lux” di Eleonora Marangoni, “Ottanta rose mezz’ora” di Cristiano Cavina, “Sonno bianco” di Stefano Corbetta, ”Naso” di Pasquale Panella, “Addio fantasmi” di Nadia Terranova, “Passato remoto” di Vittorio Cotroneo, “La rampicante” di Davide Grittani e “Destino” di Raffalele Romagnolo.

(m.a.)



Arkadia Editore

Arkadia Editore è una realtà nuova che si basa però su professionalità consolidate. Un modo come un altro di conservare attraverso il cambiamento i tratti distintivi di un amore e di una passione che ci contraddistingue da sempre.

P.iva: 03226920928




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