“Volevo soltanto salvare le mie parole” su Sardegna Reporter
Festival letterario Aut Out Aut
Festival letterario Aut Out Aut: domenica 5 ottobre al via la III edizione, fino al 24, con un programma nutrito e ricco di presenze importanti, fra Cagliari, Iglesias, Monserrato, Sestu, Villaspeciosa
Al varo la terza edizione di Aut Out Aut, il festival letterario sulle diversità e l’abitare indipendente, organizzato dall’associazione Diversamente Odv – che ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie – con la direzione artistica di Alessandro Muroni, musicista, compositore, scrittore. Un festival – Lo sguardo il filo l’attesa il fil rouge di questa edizione – dedicato nel 2024 a Kafka e quest’anno ispirato ai personaggi dei romanzi e del teatro di Samuel Beckett, che conferma la sua peculiarità, quella di parlare di autismo senza parlarne, che racconta il disturbo autistico non trattandolo direttamente ma attraverso la letteratura e le arti. Aut Out Aut continua quindi a fare il suo percorso culturale e sociale: promuovere progetti di vita concreti per le persone autistiche a sostegno e integrazione della legge sul Dopo di noi (112/2016), che ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento specifiche tutele per le persone con gravi disabilità, emanata per favorire il loro benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia (l’espressione “dopo di noi” si riferisce al periodo di vita dei disabili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari).
Il nucleo principale di Aut Out Aut si articolerà fra il 5 e il 24 ottobre a Cagliari, Iglesias, Monserrato, Sestu e Villaspeciosa, avendo come faro l’insegnamento del grande pedagogista francese Fernand Deligny, figura chiave della pedagogia del Novecento, e al suo approccio alternativo e anti-accademico.
“Il concetto da lui ideato di vagabondi efficaci (i disadattati, i caratteriali, gli autistici, non stabili, né conformi alle regole sociali: i cosiddetti diversi) – spiega Alessandro Muroni – sta a indicare quelle persone che non possono non vagare, che deragliano ma che agiscono in modo produttivo all’interno di un sistema sociale, nel contesto di un’educazione non convenzionale e libertaria. Gli outsider nell’arte, le solitudini nella vita; chi rema per il proprio sentire”. Da qui i deragliamenti all’interno del festival, momenti che nascono da un gesto, che si ispirano vagamente ai personaggi beckettiani, con performance curate dal regista Senio Giovanni Barbaro Dattena.
Il TEMA. Il tema dell’Attesa è il leitmotiv della terza edizione di Aut Out Aut, ispirata, non a caso, a Beckett. Ancora Muroni: “Lo strumento con cui misuriamo il suo tempo è il filo. Fra le estremità, si immaginano due persone. Lo scandire del protrarsi l’una verso l’altra sta nei passi del funambolo (Philippe Petit); il filo diventa un percorso che si snoda, che racconta l’immagine in una tela (Maria Lai); a ogni passo si incrociano i destini di chi tiene il filo (Fernand Deligny): è lì che le marionette inscenano la danza della vita (Heinrich Von Kleist)”.
La trama di Aut Out Aut 2025 si dipana fra l’Attesa, nel filo del linguaggio di Deligny, Beckett, Maria Lai, Petit e Von Kleist. “La persona autistica – scriveva Deligny – stabilisce un filo delle cose. Appena si evoca una cosa, viene immaginata una rete: sposta la polvere per trovare un portacenere e lo riporta lì dove qualcuno ha tamburellato con le dita. In ogni momento, sa la posizione di tutte le cose”.
GLI AUTORI. La prime due edizioni del festival hanno ospitato importanti autrici e autori, come il poeta e traduttore Valerio Magrelli, lo scrittore Antonio Moresco, la poetessa Antonella Anedda, il drammaturgo Rocco Familiari, ideatore del Festival Internazionale di Teatro di Taormina, lo scrittore Paolo Di Paolo, i poeti Silvia Bre, Stefano Dal Bianco, Ida Travi, Donatella Bisutti, Silvio Raffo, il più importante traduttore di Emily Dickinson in Italia. E anche quest’anno propone incontri con autori e autrici di livello nazionale: poeti e scrittori come Laura Pugno, Anna Maria Farabbi, Roberta Castoldi, Marco Corsi, Tommaso Giartosio, Gabriele Frasca, Franca Mancinelli, Aldo Nove, Silvio Raffo, la storica dell’arte Elena Pontiggia, l’attore Antonio Rezza, solo per fare alcuni nomi dei tanti ospiti.
Il festival – che prende il suo nome dal concetto espresso dal filosofo Soren Kierkegaard (l’Enter-Eller, detto anche Aut Aut), “l’Out, spiega Alessandro Muroni, è quel fuori che tiene uniti i due estremi del concetto, in cui abitano le differenze e le particolarità che identificano ogni singola persona” – rinnova la sinergia con UniCA, con la collaborazione del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia e della docente Roberta Fadda, referente per i processi bio-psico-sociali dell’abitare indipendente.
La terza edizione di Aut Out Aut è organizzata da Diversamente OdV con il sostegno della Regione Sardegna (Assessorato alla Cultura), del Comune di Iglesias (Assessorato alle Politiche Sociali), del Comune di Cagliari, della Fondazione di Sardegna, dell’Università di Cagliari (Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia), della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, della Sardegna Film Commission, dell’Ente Concerti Città di Iglesias.
IL PROGRAMMA. Si parte, dunque, a Cagliari domenica 5 ottobre al Mondadori Bookstore (via Roma, 63). L’incipit, alle 17, è affidato a Laura Pugno e al suo L’oltre. Poesia, Terzo paesaggio, Terza natura? (Il saggiatore, 2025), con la partecipazione di Francesco Ottonello. Laura Pugno, poetessa, narratrice e saggista, premi importanti nel carniere, collabora con Il Venerdì di Repubblica e TuttoLibri de La Stampa, scrive per il teatro, il cinema e la radio (Radio 3) e fa parte del comitato scientifico del Premio Strega Poesia. Cosa succede quando la poesia smette di essere parola e diventa luogo, materia, paesaggio in continua trasformazione? Pugno, attraverso il concetto di Terzo paesaggio di Gilles Clément, coinvolgendo poeti, filosofi, artisti, esplora il confine in cui la parola smette di descrivere e inizia a interrogarsi su cosa significhi abitare il linguaggio come si abita un territorio. Fino a riscoprire il senso profondo della poesia come luogo di resistenza, di metamorfosi, di possibilità.
Poi, #deragliamento n.74, “L’uomo con la valigia”, azione performativa con Massimo Carnicella e la direzione di Senio G.B. Dattena.
Alle 18.30 un’altra esponente di punta della poesia italiana contemporanea, Anna Maria Farabbi, anche scrittrice, saggista e traduttrice. Parlerà di Viaggi elementali (Qed, 2025), con la partecipazione della poetessa Rossana Abis. Lo dice il titolo, tre viaggi dentro gli elementi, nel profondo materico, geografico, esistenziale, mistico; da un eremo nell’Appennino umbro al deserto dentro un’oasi di donne, ai giardini zen giapponesi o dentro l’ombelico di un’isola del Mediterraneo. I registri della narrazione scivolano nella poesia come pellegrinaggi interiori.
Chiuderà la serata, alle 19.30, Roberta Castoldi, poetessa, traduttrice e violoncellista (ha collaborato con diversi importanti musicisti italiani e stranieri). Presenterà L’aria che passa. Conversazioni con Franco Loi (AnimaMundi, 2024), tre pomeriggi milanesi con il poeta Franco Loi (scomparso nel 2021), maestro e amico, che curò la prefazione della sua prima raccolta di poesie (1998). Un ritratto che affiora in conversazioni in forma di soffio, dove appaiono intimità, lontananze, luci, case, strade, affetti, vite passate e presenti del grande poeta e scrittore.
Da sottolineare che le librerie che collaborano con il festival, come la Mondadori di via Roma, Miele Amaro di via Manno, così come il Teatro Houdini, che ospiterà diversi appuntamenti, diventeranno luoghi accessibili con delle rampe rimovibili grazie proprio ad Aut Out Aut, frutto di un accordo di consulenza con la Connessioni Sociali srl e il progetto IoRampo.
Mercoledì 8 ottobre ci si sposta, alle 18, a Monserrato, nella Monserratoteca (via Porto Cervo, 2) per un Incontro di lettura con l’attrice Maria Loi su Lo sbilico di Alcide Pierantozzi (Einaudi, 2025). Cosa succede quando la realtà si smaglia e lascia entrare l’allucinazione? Pierantozzi si è immerso in quel precipizio, in quello “sbilico”, e lo racconta con intensità, Maria Loi lo interpreta.
Il giorno dopo, giovedì 9, sempre a Monserrato ma nello Spazio Sirio – Associazione Sirio Sardegna Teatro (via 31 Marzo 1943, 29), Giancarlo Turra, giornalista musicale e scrittore, alle 17 parla (in streaming) del suo Nick Drake. La strada verso il blu (Tuttle Edizioni, 2025), con la partecipazione di Leonardo Diana. Un saggio che racconta il cantautore e chitarrista inglese – l’uomo, l’artista, genio incompreso riscoperto dopo la sua prematura scomparsa – ricostruendo una vita breve, spesso attraversata da momenti bui, crisi depressive, continue insicurezze.
Altro momento performativo, #deragliamento n.102, “Del tempo sospeso” con l’artista Claire Head, a seguire, alle 18 (in streaming), Aldo Nove, scrittore e poeta di spessore, sarà al festival con Inabissarsi (Il Saggiatore, 2025), sua ultima fatica letteraria, testo di riflessioni sulla poesia e la contemporaneità, il racconto di una discesa verso le profondità più intime dell’esistenza, un viaggio attraverso la memoria e l’arte.
Alle 19 arriverà il giornalista, critico musicale e scrittore Enrico De Angelis con Vi giuro che ho volato. Rivediamo e raccontiamo Jacques Brel, con la partecipazione dell’attore Fausto Siddi. Un percorso attraverso il noto chansonnier francese, che fu da esempio e modello per la prima generazione di cantautori italiani, la nouvelle vague che comparve sulla scena agli inizi degli anni Sessanta, portatrice della “nuova canzone”. De Angelis è noto per il suo lavoro di storico della canzone italiana e per il suo ruolo chiave nel Club Tenco di Sanremo, di cui è stato direttore artistico per molti anni.
Si torna a Cagliari venerdì 10 ottobre, questa volta palcoscenico del festival sarà il Teatro Houdini (via Molise, 2). Si parte alle 17.45 con #deragliamento n. 1740, “L’incontro travestito”, con Alberto Lecca, uno dei poeti più conosciuti nel panorama isolano, e non solo, un poeta “blues”, un performer ante litteram, protagonista dei reading con cui presenta le sue opere.
A seguire ancora Enrico De Angelis ed Enrico Deregibus, anche lui giornalista e scrittore, dialogheranno sul loro Luigi Tenco. Lontano, lontano (Il Saggiatore, 2024) e Piero Ciampi, Siamo in cattive acque (Squilibri, 2025), lavoro curato da De Angelis, che contiene inediti del cantautore e poeta livornese, con la partecipazione per gli interventi musicali di Nathalia Sales (voce), Roberto Bernardini (chitarra), Ludovico Sebastian Muroni (tromba).
Marco Corsi, poeta quarantenne che ha già ottenuto diversi riconoscimenti e riscontri da parte della critica, presenterà alle 19.30 Nel dopo (Guanda, 2025), la sua ultima raccolta, selezionata nella dozzina del Premio Strega Poesia e finalista al Premio Dessì. La poesia di Corsi si fa dialogo tra passato e futuro, proietta visionariamente l’attualità in una sorta di “dopo”, in cui chi scrive e ciò che è accaduto non ci saranno più.
Poi, incontro sul cibo (con buffet a cura dell’associazione Diversamente Odv), #deragliamento n.637, “Il grande Caos di Birger Sellin”, di autori vari, e alle 21 Giorgia Protti, medico al suo esordio letterario, parlerà del romanzo La giusta distanza dal male (Einaudi, 2025), una profonda meditazione sul dolore, con la partecipazione di Marisa Caruso.
Sabato 11, alle 10.30, nell’Aula Magna Motzo della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, in collaborazione con il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia, ecco ri-approdare ad Aut Out Aut Silvio Raffo, raffinato poeta, scrittore e traduttore (docente di traduzione letteraria in più atenei, anche drammaturgo, ha vinto prestigiosi premi, dal Montale al Gozzano, è stato finalista al Premio Strega), con la sua nuova traduzione di Oscar Wilde, Il vizio supremo (De Piante Editore, 2025). Con il sottotitolo “Le più belle pagine scelte da Silvio Raffo”, è stato definito “il libro perfetto per chi vuole vivere una vita anticonvenzionale, usando come bussola il più anticonvenzionale degli scrittori”.
Nel pomeriggio di nuovo a Monserrato, dove allo Spazio Sirio Sardegna Teatro, alle 16.45, Matteo Moca, scrittore, italianista, presenterà Una consunzione infinita. Il segreto dell’opera di Fleur Jaeggy (Italo Svevo 2024), con la partecipazione di Maria Loi e Leonardo Diana. Intanto, #deragliamento n.713, “Lo sguardo nell’altro” di autori vari, sempre a cura di Senio Dattena, e alle 17.45 Giorgiomaria Cornelio, giovane poeta, scrittore, regista, performer e redattore di Nazione Indiana, propone il suo L’ufficio delle tenebre (Tlon, 2025), con la partecipazione di Francesco Ottonello.
Francesco Occhetto, laureato in Lettere all’Università del Piemonte Orientale e in Scienze Storiche e Orientalistiche all’Alma Mater Studiorum di Bologna, docente e studioso di letteratura persiana, sarà ospite del festival alle 18.45 con il suo Dovrò prepararmi a fiorire. Poetesse iraniane dal Novecento a oggi (AnimaMundi, 2025), con le letture di Maria Loi. In chiusura della giornata di sabato 11, alle 19.45, Incontro con Silvio Raffo, al centro il tema di questa edizione di Aut Out Aut: In attendere è gioia più compita? Il tema dell’attesa in poesia dal Medioevo a oggi.
Domenica 12 ottobre sarà Sestu a ospitare con un appuntamento mattutino, alle 10.45, l’attore Antonio Rezza al Mondadori Bookstore de La Corte del Sole con il suo romanzo Il fattaccio (La nave di Teseo, 2023), evento organizzato in collaborazione con Sardegna Teatro. Il corpo è da sempre territorio d’indagine della ricerca artistica di Antonio Rezza. In questo romanzo, però, un corpo intagliato ad arte diventa oggetto d’indagine in senso stretto, e in perfetto “stile Rezza”, a poco a poco, la parola si svuota di significato e segue il ritmo dei significanti.
Stessa location, ma nel pomeriggio fino a sera, a partire dalle 17, Donata Meneghelli presenterà Il valore degli oggetti. Segni, spoglie, scarti nel romanzo dell’Ottocento fra Honoré de Balzac, Henry James e Charles Dickens (Nottetempo, 2024), con la partecipazione di Maria Loi.
Alle 18 Giorgio Bona porterà al festival Volevo soltanto salvare le mie parole. Il dramma dell’esistenza di Osip Mandel’štam (Arkadia, 2025), con la partecipazione di Senio G. B. Dattena. Intermezzo con #deragliamento n.713, “Il tè-mpo”, momento performativo con Claire Head, e alle 19 ancora un Incontro con Silvio Raffo: L’enigma del tempo. L’angoscia dell’attesa nella narrativa e nel teatro moderni.
Si torna a Cagliari giovedì 16 con la settima arte: al Cinema Odissea (viale Trieste 84), la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, in collaborazione con l’Associazione ReFraming e la Fondazione Sardegna Film Commission, propone alle 19 un incontro con il regista Ross Lipman: Film di Samuel Beckett, a cura di Antonello Zanda, direttore della Cineteca Sarda, e Mauro Pala, docente di Letterature Comparate all”Università di Cagliari. Alle 20 la proiezione di NotFilm di Ross Lipman (2015).
Da venerdì 17 ottobre, fino al 19, il festival si concentrerà a Iglesias, nella Sala Remo Branca (piazza Municipio), che ospiterà tutti gli appuntamenti in programma. Si partirà alle 16.30 con Fra color che son sospesi, spettacolo di teatro danza con Luana Maoddi e Carlotta Zamuner, in collaborazione con Asmed – Balletto di Sardegna.
Alle 17.30 approda ad Aut Out Aut Franca Mancinelli con Tutti gli occhi che ho aperto (Marcos Y Marcos, 2020) con la partecipazione di Rossana Abis. Mancinelli è autrice di quattro libri di poesia, fra cui quello che presenterà a Iglesias, Premio Europa in versi 2021, suoi testi sono stati tradotti in più di quindici lingue.
Sul filo #deragliamento n.7014, “Fili intrecciati”, di autori vari, così come #deragliamento n.7015, “Caos di fili intrecciati”, che si incrocerà, alle 18.30, con Gianni Usai e il suo romanzo La sola notte (Il Maestrale, 2025), con la partecipazione di Alessandro Muroni.
La serata si concluderà alle 19.30 con Andrea Franzoni, traduttore, poeta (lo scorso anno ha pubblicato il suo primo libro di poesie, Nature vuote, con una nota finale di Antonella Anedda), che parlerà, accompagnato da Franca Mancinelli, di Ciò che illumina sorge due volte. Diario di un cammino (Textus, 2024), “un diario al ritmo del passo poetico”.
Il giorno successivo, sabato 18, Tommaso Giartosio, scrittore, poeta, critico letterario e conduttore radiofonico (Radio 3, Fahrenheit), dialogherà alle 17 con Andrea Franzoni e Franca Mancinelli su Autobiogrammatica (Minimum fax, finalista Premio Strega 2024). Il racconto di un’esistenza – unica e comune – come la storia di un linguaggio.
#deragliamento n.609, “L’omino sul filo”, precederà Mauro Garofalo, che proporrà alle 18 Il mago dell’aria. L’infanzia immaginaria di Philippe Petit, il funambolo delle torri gemelle (Mondadori, 2024), con la partecipazione di Leonardo Diana. Poi, #deragliamento n.72, “La maschera e il volto”, da autori vari, e, alle 19, Silvia Albertazzi, saggista e poeta, professoressa emerita dell’Alma Mater Università di Bologna, con il suo Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta (Paginauno, 2025), che racconta del famoso cantautore e poeta canadese.
A seguire, alle 20, Leonard Cohen e la ricerca della bellezza, spettacolo musicale con Raoul Moretti, arpa elettrica, Ludovico Sebastian Muroni, corno, tromba, Alessandro Muroni, pianoforte, voce, in collaborazione con l’Ente Concerti Città di Iglesias.
Domenica 19 ottobre si chiude la tranche di Aut Out Aut nella città mineraria, sempre nella Sala Remo Branca. Alle 16.45 Davide Forte parlerà di Granelli di sabbia. Poesie e racconti dal carcere di Is Arenas (Catartica, 2025). Elena Pontiggia, nota storica dell’arte dal curriculum di altissimo livello, arriverà alle 18 con il suo Maria Lai. Tenendo per mano l’ombra (5 Continents Editions, 2024), a seguire, dopo #deragliamento n.714, la performance “La clessidra del tè”, alle 19 Corde vibranti, spettacolo musicale con Mübin Dünen, santur, e Raoul Moretti, arpa elettrica.
Tappa a Villaspeciosa martedì 21 ottobre, LibrArt (via Gramsci 3): alle 18 Incontro di lettura con Maria Loi su Il dio del fuoco di Paola Mastrocola (Einaudi 2024).
Di nuovo a Cagliari mercoledì 22. Appuntamento alle 17.30 al Mondadori Bookstore (via Roma 63), dove, in collaborazione con la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, sarà presente Gabriele Frasca con Il dolce Stil No. Un accompagnamento all’opera di Samuel Beckett (Cuepress, 2024), accompagnato da Antonello Zanda. Poeta, romanziere, traduttore e saggista, Frasca ha pubblicato diversi saggi sull’autore irlandese e per i Meridiani Mondadori ha curato nel 2023 Samuel Beckett, Romanzi, teatro e televisione.
Torna Alberto Lecca con “Niente resta da dire”, #deragliamento n.401, e, a seguire, alle 19, Incontro sulla poesia di Gabriele Frasca con la partecipazione della redazione di Erbafoglio, storica rivista di cultura poetica.
Giovedì 23, nell’aula 2A del Corpo Aggiunto nella Facoltà di Studi Umanistici, in collaborazione con il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, alle 10.30 ancora un Incontro con Gabriele Frasca, Il nulla positivo. Gli scritti di Theodor W. Adorno su Samuel Beckett (L’Orma, 2019).
In serata ci si sposta a Monserrato, allo Spazio Sirio Sardegna Teatro (via 31 Marzo 1943, 29), dove Frasca, alle 18, parlerà proprio di Beckett. Romanzi, teatro, televisione (prima parte: i romanzi). Dopo #deragliamento n.2111, “Ciò che rimane della valigia”, con Massimo Carnicella, Gianluca Solla, docente di Filosofia teoretica all’Università di Verona, presenta alle 19 La vita sghemba. Aki Kaurismaki alla fine del mondo (Cronopio, 2025), in dialogo con Antonello Zanda. Alle 20 Rien ne va plus, performance con l’attore Fausto Siddi e il musicista Ludovico Sebastian Muroni.
Il festival vivrà la sua ultima giornata venerdì 24 ottobre. Ancora nell’aula 2A del Corpo Aggiunto nella Facoltà di Studi Umanistici, in collaborazione con il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, alle 10.30 Incontro con Nicola Turrini, ricercatore in Filosofia teoretica all’Università di Verona, per Fernand Deligny e l’immagine imprevedibile del “camerare” . Turrini è autore di Fernand Deligny, prima monografia in italiano interamente dedicata al lavoro del grande pedagogista francese.
In serata di nuovo a Monserrato, allo Spazio Sirio Sardegna Teatro, dove si partirà con #deragliamento n.17, “Il No”, azione performativa con Marco Caredda, sempre curata da Senio G. B. Dattena, e alle 17.45 Incontro con Nicola Turrini, Fernand Deligny e I vagabondi efficaci, con la partecipazione di Roberta Fadda, Alberto Lecca e Maria Loi. Alle 19, a chiudere, torna Gabriele Frasca per parlare di Beckett. Romanzi, teatro, televisione (seconda parte: teatro e televisione), con Senio Dattena.
Aut Out Aut, infine, nei mesi di novembre e dicembre proporrà a Cagliari tre laboratori (che si ripeteranno uno, due volte al mese anche nel 2026), ospitati dal Sistema Bibliotecario di Monte Claro. In queste occasioni, i libri presentati saranno alcuni di quelli dell’edizione di quest’anno, altri delle passate edizioni, accompagnati dall’intervento di Roberta Fadda, del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, degli attori/attrici del festival e del direttore artistico Alessandro Muroni. Si spiegherà l’attinenza del libro con il disturbo autistico e si proseguirà con un incontro di lettura e analisi del testo.
I libri verranno poi donati all’Autismoteca, che ha sede nella Biblioteca degli Studi sociali, offerti dalle librerie partner del festival.
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