In una nottata di visioni frenetiche, il protagonista scoprirà che la ricchezza più grande che abbiamo è la diversità, e che nessuno nasce sbagliato, semmai sono gli altri a farcelo sentire.
In una nottata di visioni frenetiche, il protagonista scoprirà che la ricchezza più grande che abbiamo è la diversità, e che nessuno nasce sbagliato, semmai sono gli altri a farcelo sentire.
Nel nuovo romanzo di Paolo Restuccia convergono tutti gli elementi per un thriller ricchissimo di colpi di scena e incalzante come le sequenze di un film.
Una raccolta di racconti autobiografici che rievocano luoghi, viaggi, incontri, capolavori dell’arte, piccole e grandi epifanie e passioni musicali.
I protagonisti sono persone che cercano un proprio posto nel mondo senza comprendere fino in fondo quale sia la strada da percorrere
Amori distorti che diventano autentiche armi distruttive, il valore impagabile dei legami che nascono all’ombra della comune passione sportiva – in questo caso la boxe –, emblema simbolico dell’incontro-scontro della vita.
Un romanzo intenso che conduce il lettore in un periodo in cui bellezza e splendore si fondono con i loro opposti. Dove l’ideologia e il male sembrano prevalere senza lasciare scampo.
Sei storie – a tratti surreali e grottesche – in cui si incrociano personaggi di ogni tipo, carichi delle loro speranze e delusioni, di momenti comici e drammatici.
Sullo sfondo di un universo molto particolare, quello del comparto agroalimentare, una storia “aperta” a più interpretazioni in cui i personaggi si muovono sul filo del rasoio.
Un romanzo in cui il calcio è scenario di esistenze che si inseguono, dove è la tenacia delle donne a recuperare vite alla deriva e la salvezza in ballo non è solo della squadra ma di persone i cui destini si incroceranno sul dischetto di un rigore da battere.