Giornalista professionista e project generator ha esordito con il romanzo La prima ora del giorno (Giunti) cui è
seguito Il nido delle cicale (Giunti).
Giornalista professionista e project generator ha esordito con il romanzo La prima ora del giorno (Giunti) cui è
seguito Il nido delle cicale (Giunti).
Veronese, appassionato di jazz, cinema noir e fumetti pulp, ha pubblicato tre album di rock indipendente con il gruppo Younger Son. Il suo romanzo d’esordio è Il gioco delle maschere (Mondadori).
Editor, è autrice di Lezioni di narrativa, Il romanzo che vorrei e di Morire ti fa bella (Salani).
Nata a Padova nel 1980, laureata in Lingue straniere, vive in Francia da diciotto anni. Ha insegnato Italiano ad
Albi, Tolosa e Parigi. Ha frequentato il Master di Editoria della scuola EMI di Parigi e uno stage presso l’agenzia letteraria Astier-Pécher. Ha seguito corsi di editing, tra gli altri, con Stefano Izzo e Giulia Caminito. Nel 2013 la sua raccolta di racconti Fiale ha vinto il “Premio Malerba” ed è stata pubblicata l’anno successivo dalla MUP di Parma. Nel febbraio del 2021 Garzanti ha pubblicato il suo primo romanzo La famiglia degli altri che ha riscosso un buon successo di pubblico e critica.
Siciliano dell’estremo sud, a volte viandante, altre volte stanziale, scrive contrapponendo la scrittura alla sua formazione scientifica. Ha esordito nella poesia con la raccolta Sotto falso nome (2014). Segue Da qui ho un posto comodo (2017). Insieme a Monica Conserotti ha curato la mostra di fotografia unita alla poesia dal titolo [Re]Fusioni: Un click di parole, presentata alla Settimana Mozartiana di Chieti (2016) e al CartaCarbone Festival di Treviso (2017). Nel 2017 ha partecipato al Sirmio International Poetry Festival. Sempre con Monica Conserotti ha curato le mostre [Re]Visioni: Shooting Haiku e [Re]Furtive: Donne che fotografano Donne. La sua lirica Una gabbia è stata ispirazione per un quadro dell’artista Antonio Minerba. Nel 2020 ha curato la raccolta Fuori dal coro e diversi suoi altri lavori sono apparsi in riviste e antologie specialistiche. Dal 2016 è direttore artistico del “Festival Autori in Piazza” che si tiene a Chieti nella terza settimana di luglio di ogni anno.
È nato a Cagliari nel 1957. Sposato, con tre figli, ha lavorato nel servizio studi del Consiglio Regionale della Sardegna, subito dopo la laurea in Giurisprudenza. Parallelamente, coinvolto in attività culturali e sociali, si è impegnato attivamente nella politica sarda. È stato consigliere comunale, provinciale e regionale, assumendo incarichi istituzionali e di governo. Al termine di questa esperienza è tornato al proprio ruolo di referendario consiliare per concludere poi il percorso lavorativo come direttore generale del Comune di Cagliari. La passione per la musica, la poesia e la letteratura lo ha accompagnato in tutti gli anni di impegno giuridico e amministrativo, come un tessuto connettivo che anima l’azione. L’imprevedibile accade segna il suo esordio nella narrativa.
Vive a Roma, dove esercita la sua attività giornalistica e di scrittore. Autore di racconti brevi, interviste, articoli e rubriche radiofoniche legate al mondo dello sport collabora, tra gli altri, con il “Corriere dello Sport” e il sito del “Guerin Sportivo”. È, inoltre, opinionista e commentatore televisivo delle partite del campionato di Serie A. Dopo aver contribuito a progetti editoriali
dedicati al calcio – Italia del mondo. La coppa degli italiani (Leconte, 2006), Romanisti in 100 personaggi (+1) (Typimedia, 2018) –, si è cimentato nella stesura di testi che ne raccontano
le vicende: Ci vorrebbe un mondiale (Ultra, 2018), Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio (Ultra, 2021), La storia siamo noi. I mondiali raccontati dai protagonisti (Ultra, 2022).
Nato a Pamplona nel 1979, laureato in Comunicazione Audiovisiva presso l’Università di Navarra, ha conseguito un Master in Giornalismo e un diploma universitario in Letteratura e Comunicazione presso la Complutense di Madrid. Collabora con diversi supplementi culturali come giornalista e critico letterario e ha intervistato scrittori e artisti come Herta Müller, Eduardo Arroyo, Belén Gopegui e Pablo d’Ors. Insegna scrittura creativa a El Tayer e dirige “Coverture”, un’agenzia di contenuti. Vive a Madrid dal 2005. Tra i suoi libri Cartoline di un naufrago digitale (2008), Luce di novembre, di sera (2011), L’Avana (2009), cronaca di viaggi durante il regime castrista, La tavola (2015), romanzo sulle avventure di un marinaio, Diari (2015-2016) e
Barojiano e tutto il contrario (2018), oltre a una delle migliori biografie di Franco Battiato pubblicate in Spagna, En presencia de Battiato (2021).
Nato a Città del Messico nel 1960, è considerato tra i principali esponenti della letteratura urbana contemporanea e una delle voci centrali della marginalità che lui stesso rivendica. Viene alla luce in un ospedale che non esiste più (ora è un hotel), entra giovanissimo in un’accademia militare per volontà del padre e a diciotto anni compra la sua prima automobile, una Rambler del 1967. All’università incontra Yolanda Martínez e, insieme a un gruppo di amici, fonda la rivista “Moho”. Il suo libro d’esordio si intitola El día que la vea la voy a matar. All’inizio degli anni Novanta vende alberi di Natale all’angolo tra la 87a e la Second Avenue a New York. Poi lavora come commesso in una panetteria di Madrid. Per la prestigiosa casa editrice Anagrama pubblica Compraré un rifle e La otra cara de Rock Hudson (vincitore del Premio IMPAC 1998). Stringe buone amicizie a Bogotá e a L’Avana. È determinato a restare al timone di “Moho”, che nel frattempo è diventata una casa editrice, e non ha quasi più amici perché li ha persi nel corso degli anni. Sembra essere molto felice. Nel 2019 vince il Premio Mazatlán per la Letteratura, uno dei
maggiori riconoscimenti in materia.
Nata a La Coruña nel 1851 e morta a Madrid nel 1921, è stata scrittrice, giornalista, saggista, critica letteraria, poetessa, drammaturga, traduttrice, editrice, professoressa e conferenziera, prima voce intellettuale a introdurre il tema del naturalismo in Spagna. Antesignana delle idee sui diritti delle donne e sul femminismo, rivendicò l’istruzione femminile come qualcosa di fondamentale e dedicò una parte importante della sua azione pubblica alla difesa di tali principi. Tra le sue opere più importanti si ricorda La questione palpitante, una raccolta di articoli che l’accredita come una delle principali promotrici del naturalismo in Spagna, un movimento sorto come reazione al romanticismo. La Tribuna (1883) è considerato l’antesignano del romanzo sociale spagnolo, in cui s’incorpora per la prima volta il proletariato e si danno voce e un discorso proprio a una donna lavoratrice. Il metodo naturalista culmina tuttavia nel romanzo I casali di Ulloa (1887), in cui l’autrice descrive la decadenza dell’oligarchia terriera e la perdita del suo ruolo di guida sociale, un quadro drammatico del declino del mondo rurale galiziano e dell’aristocrazia spagnola. È stata
la prima donna membro dell’Ateneo di Madrid (1906).