Mio padre si chiamava Felice, ma felice davvero, in vita sua, credo che non lo sia mai stato.
Pag. 54
La bella virtù, di Marisa Salabelle, Arkadia editore 2025, pp. 154
Marisa Salabelle torna in libreria con La bella virtù, un’opera matura e coinvolgente, sequel de Gli ingranaggi dei ricordi che sempre Arkadia aveva dato alle stampe nel 2020. In questo nuovo romanzo, lungo un arco temporale di sessant’anni, ritroviamo i personaggi conosciuti nel precedente: la narrazione si sviluppa attraverso le voci di Felice e Maria Ausilia, ormai anziani, della loro figlia Carla, e di suo figlio Kevin, offrendo un ritratto intimo e sfaccettato di una famiglia alle prese con il peso del passato e le sfide del presente. Carla – figura centrale del romanzo -, terza figlia di Felice Dubois e Maria Ausilia Zedda, è l’unica persona che si prende cura degli ormai anziani genitori: il fratello Piero è deceduto giovanissimo in un incidente stradale e la sorella Gaia vive da tempo in Canada. Il suo sguardo obiettivo e compassionevole e i capitoli in cui loro stessi prendono la parola, permettono al lettore di conoscere a fondo Felice e Maria Ausilia, due personalità forti e contrastanti, unite da un amore nato negli anni dell’adolescenza, divenuto conflittuale col passare del tempo. Felice è un uomo tutto d’un pezzo, rigido, ligio al dovere e un tantino bigotto – del resto è cresciuto sotto l’ala dei salesiani, grazie ai quali ha riscattato un’infanzia misera e ha potuto studiare. Divenuto docente universitario a Pisa, condivide con la figlia Carla la passione per la lettura e parlare di libri è il cemento che ha tenuto unito il loro rapporto.
Maria Ausilia viene da una famiglia cagliaritana benestante, il padre medico e la madre dedita alla cura della famiglia; e questo ci si aspetta anche da lei. Ma lei è già figlia di tempi nuovi, desiderosa di emancipazione, lotta per affermare la propria indipendenza; avrebbe voluto andare all’università, che invece è ad esclusivo appannaggio dei figli maschi. Lei deve farsi bastare un diploma magistrale, più consono alle femmine, ma sul fatto di lavorare non cederà a nessuno, né alla madre né al marito, Felice, che per quanto riguarda il ruolo della donna certo è più propenso a condividere il pensiero della suocera.
Felice, uomo di rigidi principi, incarna i valori di un’epoca passata, mentre Maria Ausilia, con la sua volontà di indipendenza, riflette l’importante cambiamento del ruolo della donna nella società. A queste voci si unisce quella di Kevin, la nuova generazione della famiglia: figlio di Carla, nipote di Felice e Maria Ausilia, studente di storia a Bologna, intraprende una ricerca genealogica sulla parentela del nonno con San Giuseppe Moscati, popolare medico napoletano, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987. La sua indagine, che si affianca ai ricordi dei nonni e alle riflessioni di Carla, aggiunge un ulteriore livello di profondità al romanzo, trasformandolo in una sorta di intrigante detective story familiare. Salabelle padroneggia l’arte dell’intreccio narrativo, alternando con maestria i piani temporali e le voci dei personaggi. Il passato riemerge attraverso i ricordi di Felice e Maria Ausilia, che ripercorrono la loro giovinezza, il loro incontro durante la Seconda Guerra Mondiale e le tappe fondamentali della loro vita insieme. Anche la voce di Kevin, con la sua indagine genealogica, contribuisce a comporre il quadro del passato. La voce di Carla fa da ponte tra passato e presente creando un dialogo continuo tra le diverse epoche. Il romanzo di Salabelle è un’opera corale che esplora temi universali come la memoria, la malattia, la perdita, l’amore e la ricerca delle proprie radici. Attraverso la storia di una famiglia, l’autrice ci offre uno spaccato della società italiana del Novecento, con le sue trasformazioni e i suoi contrasti. I personaggi, delineati con cura e profondità psicologica, prendono vita sulla pagina, coinvolgendo il lettore nelle loro vicende. La bella virtù è un romanzo che invita alla riflessione sulla complessità dei rapporti umani e sulla forza dei legami familiari. La scrittura di Marisa Salabelle, elegante e incisiva, rende la lettura un’esperienza intensa e appagante.
Qui potete leggere l’incipit.
Marisa Salabelle è nata a Cagliari il 22 aprile 1955 e vive a Pistoia dal 1965. È laureata in Storia all’Università di Firenze e ha frequentato il triennio di studi teologici presso il Seminario arcivescovile della stessa città. Dal 1978 al 2016 ha insegnato nella scuola italiana. Nel 2015 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, L’estate che ammazzarono Efisia Caddozzu (Piemme). Nel 2019 ha pubblicato il suo secondo romanzo, L’ultimo dei Santi (Tarka). Entrambi i romanzi sono stati finalisti al Premio letterario La Provincia in Giallo, rispettivamente nel 2016 e nel 2020. Nel settembre 2020 è uscito il romanzo storico-famigliare Gli ingranaggi dei ricordi (Arkadia Editore) e nel 2022 Il ferro da calza (Tarka), un giallo con ambientazione appenninica. Suoi articoli e racconti sono apparsi su riviste online e antologie cartacee.
Pina Bertoli
La recensione su Il mestiere di leggere
Parte l’edizione 2025 del Premio Strega con il primo gruppo di 32 titoli proposti dagli Amici della domenica dove c’è anche l’ex ministro della Cultura Dario Franceschini.
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 28 febbraio.
Ecco l’elenco dei titoli proposti: 1.
Andrea Bajani, L’anniversario (Feltrinelli), proposto da Emanuele Trevi.
2. Dario Buzzolan, Baracca e burattini (Mondadori), proposto da Massimo Gramellini.
3. Nicola Campiotti, Tutto tra noi è infinito (Sperling & Kupfer), proposto da Giovanna Melandri.
4. Emanuele Canzaniello, Breviario delle Indie (Wojtek), proposto da Giuseppe Montesano.
5. Piera Carlomagno, Ovunque andrò (Solferino), proposto da Valeria Parrella.
6. Giuseppe Cerasa, Sipario siciliano. Storie di donne, passioni, segreti, mafia ed eroi senza gloria (Aragno), proposto da Antonio Monda.
7. Antonella Cilento, La babilonese (Bompiani), proposto da Sandra Petrignani.
8. Simona Dolce, Il vero nome di Rosamund Fischer(Mondadori), proposto da Filippo La Porta.
9. Paola Fabiani, Corallium (Helicon), proposto da Marcello Rotili.
10. Mario Falcone, Leuta (Arkadia), proposto da Gianpiero Gamaleri.
11. Angelo Ferracuti, Il figlio di Forrest Gump (Mondadori), proposto da Lorenzo Pavolini.
12. Dario Franceschini, Aqua e tera (La nave di Teseo), proposto da Romano Montroni.
13. Michele Gambino, Un pezzo alla volta. Storia di un giornalista e del suo tempo (Manni), proposto da Carlo D’Amicis.
14. Giorgio Ghiotti, Casa che eri (Hacca), proposto da Giulia Caminito.
15. Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo (Neri Pozza), proposto da Giulia Ciarapica.
16. Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni), proposto da Pietro Gibellini.
17. Michele Masneri, Paradiso (Adelphi), proposto da Gian Arturo Ferrari.
18. Paolo Nori, Chiudo la porta e urlo (Mondadori), proposto da Giuseppe Antonelli.
19. Piergiorgio Paterlini, Confiteor (Piemme), proposto da Lorenza Foschini.
20. Gianluca Peciola, La linea del silenzio. Storia di famiglia e di lotta armata (Solferino), proposto da Gioacchino De Chirico.
21. Alessandro Perissinotto, La guerra dei Traversa(Mondadori), proposto da Alessandro Barbero.
22. Nikolai Prestia, La coscienza delle piante (Marsilio), proposto da Daniele Mencarelli.
23. Annella Prisco, Noi, il segreto (Guida), proposto da Corrado Calabrò.
24. Stefano Rapone, Racconti scritti da donne nude (Rizzoli Lizard), proposto da Beppe Cottafavi.
25. Elisabetta Rasy, Perduto è questo mare (Rizzoli), proposto da Giorgio Ficara.
26. Paolo Ruffilli, Fuochi di Lisbona (Passigli), proposto da Maurizio Cucchi.
27. Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa), proposto da Walter Veltroni.
28. Emiliano Sbaraglia, Leggere Dante a Tor Bella Monaca(E/O), proposto da Marco Cassini.
29. Nadia Terranova, Quello che so di te (Guanda), proposto da Salvatore Silvano Nigro.
30. Giorgia Tolfo, Wild Swimming (Bompiani), proposto da Laura Pugno.
31. Giorgio Van Straten, La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Laterza), proposto da Edoardo Nesi.
32. Grazia Verasani, Hotel Madridda (Marsilio), proposto da Enrico Deaglio.
La segnalazione sull’ANSA
L’attesa è finita. Il sipario sul Premio Strega 2025 si è alzato, svelando i primi 32 titoli che si contenderanno l’ambito riconoscimento letterario. Una rosa di autori e di scritti eterogenei, scelta dagli Amici della domenica, che spaziano tra generi e stili, offrendo uno spaccato interessante della produzione letteraria italiana contemporanea, confermandone la vivacità.
Premio Strega 2025, i primi libri scelti
Tra i nomi in lizza, spunta anche quello dell’ex ministro della Cultura Dario Franceschini, in gara con il suo romanzo Aqua e tera (La nave di Teseo), ma la concorrenza è agguerrita: nella lista compare Andrea Bajani, già vincitore del Premio Campiello, che presenta L’anniversario (Feltrinelli), e Antonella Cilento, con La babilonese (Bompiani).
Tra scrittori di lungo corso ed esordienti
Scelto anche Michele Masneri, con il suo Paradiso (Adelphi) e Nadia Terranova, finalista al Premio Strega nel 2019, che torna in lizza con Quello che so di te (Guanda). E ancora, Paolo Nori, con Chiudo la porta e urlo (Mondadori) e, tra gli esordienti, Nicola Campiotti con Tutto tra noi è finito (Sperling&Kupfer).
La lista dei 32
Ma, questi sono solo alcuni dei 32 titoli in gara, pertanto vediamo l’elenco completo delle proposte.
L’anniversario (Feltrinelli) di Andrea Bajani, è un romanzo intenso e profondamente personale che esplora il tema della famiglia e dei suoi legami, anche quelli più difficili e dolorosi
Baracca e burattini (Mondadori) di Dario Buzzolan, noto per il suo stile ironico e pungente, racconta la storia di una famiglia disfunzionale sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
Tutto tra noi è infinito (Sperling & Kupfer) di Nicola Campiotti, un giovane scrittore esordiente, affronta con delicatezza e sensibilità il tema dell’amore adolescenziale nel suo romanzo d’esordio.
Breviario delle Indie (Wojtek) di Emanuele Canzaniello, esplora le suggestioni esotiche e i paesaggi interiori in questo romanzo che mescola storia e avventura.
Tra storia personale e storia sociale
Ovunque andrò (Solferino) di Piera Carlomagno, racconta la storia di una donna che intraprende un viaggio alla ricerca di se stessa e delle proprie radici.
Sipario siciliano. Storie di donne, passioni, segreti, mafia ed eroi senza gloria (Aragno) di Giuseppe Cerasa, intreccia storie di mafia, passioni e segreti in un affresco intenso e coinvolgente.
La babilonese (Bompiani) di Antonella Cilento: intreccia epoche e luoghi diversi, raccontando una storia di amore, vendetta e reincarnazione che attraversa i secoli.
Il vero nome di Rosamund Fischer (Mondadori) di Simona Dolce, scrittrice esordiente, affronta con originalità e talento il tema dell’identità e della memoria in questo romanzo che mescola thriller e introspezione psicologica.
Corallium (Helicon) di Paola Fabiani, evoca atmosfere suggestive e paesaggi marini in questo romanzo che esplora il rapporto tra uomo e natura.
Libri intimi e di memoria collettiva
Leuta (Arkadia) di Mario Falcone, racconta la storia di un pescatore che lotta per la sopravvivenza in un mare sempre più difficile.
Il figlio di Forrest Gump (Mondadori) di Angelo Ferracuti, racconta la storia di suo padre, un uomo semplice e straordinario, in un memoir commovente e ricco di umanità.
Aqua e tera (La nave di Teseo) di Dario Franceschini, intreccia storia, politica e sentimenti, esplorando le radici della cultura italiana.
Un pezzo alla volta. Storia di un giornalista e del suo tempo (Manni) di Michele Gambino, ripercorre la sua carriera e la storia del giornalismo italiano in questo libro che mescola memoir e analisi sociale.
Casa che eri (Hacca) di Giorgio Ghiotti, esplora i temi della memoria, dell’identità e del legame con la terra d’origine in questo romanzo intenso e poetico.
Biografie e invenzioni letterarie
Di spalle a questo mondo (Neri Pozza) di Wanda Marasco, racconta la storia di una donna che lotta per la propria libertà in un contesto sociale difficile.
Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni) di Renato Martinoni, racconta la storia di un poeta tormentato dalla follia in questo romanzo che mescola biografia e invenzione letteraria.
Paradiso (Adelphi) di Michele Masneri, conduce in un viaggio nel mondo dell’arte contemporanea.
Chiudo la porta e urlo (Mondadori) di Paolo Nori, racconta la storia di un uomo che decide di cambiare vita in modo radicale.
Confiteor (Piemme) di Piergiorgio Paterlini, affronta temi esistenziali e religiosi in questo romanzo che mescola introspezione psicologica e riflessione filosofica.
La linea del silenzio. Storia di famiglia e di lotta armata (Solferino) di Gianluca Peciola, racconta la storia della sua famiglia, segnata dalla lotta armata e dal terrorismo.
La guerra dei Traversa (Mondadori) di Alessandro Perissinotto, riporta nella Torino degli anni ’20, sullo sfondo di una guerra familiare.
La coscienza delle piante (Marsilio) di Nikolai Prestia: Scrittore esordiente, classe 1985, esplora il mondo vegetale e il rapporto tra uomo e natura in questo romanzo originale e sorprendente.
Noi, il segreto (Guida) di Annella Prisco, esplora le dinamiche complesse e spesso taciute che si celano all’interno delle relazioni umane.
Ironia e viaggi di scoperta
Racconti scritti da donne nude (Rizzoli Lizard) di Stefano Rapone, esplora il mondo femminile con uno sguardo originale e irriverente.
Perduto è questo mare (Rizzoli) di Elisabetta Rasy, racconta la Napoli degli anni ’50, una città segnata dalla guerra ma ancora capace di offrire scorci di bellezza e vitalità, vista dagli occhi di una bambina.
Fuochi di Lisbona (Passigli) di Paolo Ruffilli, esplora le profondità dell’amore e della passione sullo sfondo suggestivo della città di Lisbona
Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa) di Michele Ruol, affronta con coraggio e originalità temi ambientali e sociali in questo romanzo che mescola distopia e realismo.
Leggere Dante a Tor Bella Monaca (E/O) di Emiliano Sbaraglia, racconta la sua esperienza di docente in un quartiere difficile di Roma, mostrando come la letteratura possa essere uno strumento di riscatto sociale.
Il futuro distopico
Quello che so di te (Guanda) di Nadia Terranova, esplora il tema della memoria e dell’identità con una scrittura intensa e commovente.
Wild Swimming (Bompiani) di Giorgia Tolfo: racconta la storia di un gruppo di amici che intraprendono un viaggio alla scoperta di luoghi selvaggi e incontaminati.
La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Laterza) di Giorgio Van Straten, racconta la storia di Nada Parri, una donna coraggiosa e anticonformista che ha lottato per i suoi ideali.
Hotel Madridda (Marsilio) di Grazia Verasani, racconta racconta che cosa succede in una comunità che è stata abituata a pensare ma che, per paura, si è disabituata a farlo. Quando tutto è disperazione e l’unica cosa possibile sembra essere ammazzarsi per tentare di risvegliare le coscienze, ci sono ancora parole che possono essere dette.
Premio Strega 2025: la sfida è aperta
La sfida per vincere il Premio Strega 2025, adesso è aperta. Gli Amici della domenica avranno tempo fino al 28 febbraio per presentare le loro candidature. Poi, la giuria dovrà scegliere i 12 semifinalisti, e infine i 5 finalisti che si contenderanno la vittoria. Non resta che attendere e seguire con attenzione l’evolversi di questa edizione, che già dall’inizio, si preannuncia ricca di sorprese e colpi di scena.
Simona Sirianni
La segnalazione su Io Donna
Entra nel vivo l’edizione 2025 del Premio Strega: è stato infatti comunicato il primo gruppo di titoli proposti dagli Amici della domenica (il termine ultimo per l’invio delle proposte è venerdì 28 febbraio) – I particolari
Confermate molte delle indiscrezioni raccolte da ilLibraio.it un mese fa legate all’edizione 2025 del Premio Strega: è stato infatti comunicato il primo gruppo di titoli proposti dagli Amici della domenica (il termine ultimo per l’invio delle proposte è venerdì 28 febbraio).
Qui di seguito i titoli:
Andrea Bajani, L’anniversario (Feltrinelli), proposto da Emanuele Trevi.
Dario Buzzolan, Baracca e burattini (Mondadori), proposto da Massimo Gramellini.
Nicola Campiotti, Tutto tra noi è infinito (Sperling & Kupfer), proposto da Giovanna Melandri.
Emanuele Canzaniello, Breviario delle Indie (Wojtek), proposto da Giuseppe Montesano.
Piera Carlomagno, Ovunque andrò (Solferino), proposto da Valeria Parrella.
Giuseppe Cerasa, Sipario siciliano. Storie di donne, passioni, segreti, mafia ed eroi senza gloria (Aragno), proposto da Antonio Monda.
Antonella Cilento, La babilonese (Bompiani), proposto da Sandra Petrignani.
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Paola Fabiani, Corallium (Helicon), proposto da Marcello Rotili.
Mario Falcone, Leuta (Arkadia), proposto da Gianpiero Gamaleri.
Angelo Ferracuti, Il figlio di Forrest Gump (Mondadori), proposto da Lorenzo Pavolini.
Dario Franceschini, Aqua e tera (La nave di Teseo), proposto da Romano Montroni.
Michele Gambino, Un pezzo alla volta. Storia di un giornalista e del suo tempo (Manni), proposto da Carlo D’Amicis.
Giorgio Ghiotti, Casa che eri (Hacca), proposto da Giulia Caminito.
Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo (Neri Pozza), proposto da Giulia Ciarapica.
Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni), proposto da Pietro Gibellini.
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Piergiorgio Paterlini, Confiteor (Piemme), proposto da Lorenza Foschini.
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Redazione Il Libraio11.02.2025Nasce il Premio Strega Saggistica
Nel frattempo, come abbiamo raccontato, l’ambito riconoscimento romano ha inaugurato una sezione tutta dedicata ai saggi: è stato infatti presentato il Premio Strega Saggistica, che segna un ulteriore ampliamento della storica manifestazione istituita nel 1947. “Con questa nuova categoria, il Premio Strega completa il suo ventaglio di riconoscimenti, consolidando il proprio ruolo di punto di riferimento nella valorizzazione della letteratura. Dopo decenni di promozione della narrativa, il Premio ha saputo rinnovarsi nel tempo, ampliando il proprio orizzonte alla letteratura europea, alla letteratura per ragazzi e alla poesia. Questa costante evoluzione testimonia la capacità di adattarsi ai mutamenti del panorama editoriale e di raggiungere un pubblico sempre più ampio e diversificato”.
La segnalazione su Il libraio
Il Premio Strega, uno dei più prestigiosi riconoscimenti della letteratura italiana, si prepara ad accogliere la sua edizione del 2025. Gli Amici della domenica hanno già svelato i primi 32 titoli candidati che si contenderanno il titolo finale. Tra gli autori annoverati figura anche Dario Franceschini, ex ministro della Cultura, che partecipa con un’opera di grande rilevanza. Le candidature dovranno essere presentate entro il 28 febbraio, dando così spazio a nuove e interessanti scoperte letterarie.
Il ruolo degli Amici della domenica
Gli Amici della domenica sono stati fondati nel 1947 e hanno avuto un ruolo cruciale nella promozione della letteratura italiana attraverso questo prestigioso premio. Questo gruppo di letterati si dedica alla presentazione e alla valutazione delle opere di autori contemporanei, scegliendo annualmente titoli significativi. La loro selezione è considerata una garanzia di qualità e di attenzione verso le nuove voci della narrativa, rendendo il Premio Strega un osservatorio privilegiato sulle evoluzioni letterarie in Italia. Ogni anno diversi nomi noti del panorama culturale collaborano attivamente alla proposta dei libri, ciascuno contribuendo con una personale scelta di lettura.
La lista dei titoli candidati
Quest’anno, i 32 titoli proposti abbracciano una varietà di stili e temi, dimostrando la ricchezza della narrativa contemporanea. Tra i più rilevanti, troviamo “L’anniversario” di Andrea Bajani, e “Baracca e burattini” di Dario Buzzolan, entrambi presentati da nomi rispettati del panorama letterario. Altri titoli come “Tutto tra noi è infinito” di Nicola Campiotti e “Breviario delle Indie” di Emanuele Canzaniello mettono in luce la diversità delle esperienze narrative che i lettori possono attendere. Il premio continua a rappresentare un’occasione di visibilità per autori di talento e opere che spesso passano inosservate al grande pubblico.
Importanza del Premio Strega nella letteratura italiana
Il Premio Strega è molto più di un semplice riconoscimento: è un faro per la letteratura italiana, capace di proiettare effetti significativi sulle vendite e sulla visibilità degli autori premiati. Storicamente, titoli premiati in questa competizione diventano bestseller, poiché l’attenzione mediatica porta a un aumento dell’interesse da parte dei lettori. Ogni edizione porta con sé aspettative e pronostici su quale autore possa trionfare, rendendo il momento della premiazione un evento atteso e seguito con entusiasmo. Le opere che raggiungono il trofeo spesso riescono a entrare nella storia della letteratura, diventando parte integrante del patrimonio culturale italiano.
Come partecipare e scadenze
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato al 28 febbraio. Questo è un momento cruciale per autori, editori e lettori che desiderano vedere opzioni nuove e intriganti emergere nel panorama letterario. Gli autori interessati possono contattare direttamente gli Amici della domenica o le case editrici per assicurarsi che la propria opera venga inclusa nel prestigioso elenco. Con l’avvicinarsi della scadenza, si intensificano le aspettative e si attende con curiosità l’annuncio finale dei titoli selezionati per il conferimento.
Sguardo al futuro del Premio Strega
Il Premio Strega continua a rinnovarsi e a sfidare le convenzioni del passato, dando voce a temi di attualità e a nuove forme espressive. Con i candidati di quest’anno, emerge un quadro vivace che riflette l’eterogeneità della società contemporanea. Le opere selezionate non solo arricchiscono l’offerta letteraria, ma stimolano anche un dibattito culturale che coinvolge lettori e critici. Con queste premesse, il 2025 si prepara ad essere un anno di grandi emozioni e scoperte nella letteratura italiana.
Elisabetta Cina
La segnalazione su Gaeta
Roma, 19 febbraio 2025. Entra nel vivo la LXXIX edizione del Premio Strega con il primo gruppo di titoli proposti dagli Amici della domenica. Il termine ultimo per l’invio delle proposte è venerdì 28 febbraio.
Qui di seguito i titoli:
Andrea Bajani, L’anniversario (Feltrinelli), proposto da Emanuele Trevi.
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Grazia Verasani, Hotel Madridda (Marsilio), proposto da Enrico Deaglio.
Il link alla segnalazione su Letteratitudine: https://tinyurl.com/2bupmr3b
È la durezza il tema della seconda quindicina “letteraria” di febbraio, che sfocia nei primi tre giorni di marzo. Durezza approfondita grazie a studiosi che hanno ripercorso casi che ancora oggi sono sulla breccia dell’onda sull’interrogativo del “perché” si facciano certe azioni. È la storia di Gisèle Pelicot quella che merita il #librocopertina. La donna francese drogata dal marito e fatta stuprare da persone conosciute in chat l’ha indagata Caroline Darian con “E ho smesso di chiamarti papà. Il memoir della figlia di Gisèle Pelicot” (Utet). Altro orrore nel #librocontrocopertina con Valentina Iannaco che in “Avevo gli occhi belli” (Armando) dà voce a Anna Borsa, uccisa da suo compagno sul posto di lavoro. Anche la siciliana d’adozione Alessandra Di Stefano, fine poetessa, torna alla narrativa articolando una stupenda storia di dolore, che difficilmente fa staccare il lettore dalle pagine: “Tutte le altre vite” (Affiori) è il romanzo in flashback, che assieme ai contorni pandemici riportati nella nuova opera di Björ Larsson, “Filosofia minima del pendolare” (Iperborea) entrano di diritto in questa puntata di consigli alla lettura. Bellissimo “Quello era un posto“ di Sonia M. Laezza (Morellini) altra sfida al femminile che scuote a dismisura gli animi contro il ‘Lupo’, così chiama la protagonista ciò che Giuseppe Berto chiamò il male oscuro. Tito Pioli con “Penna in testa terra in mano“, (Wojtek) e Jeaniene Frost con “Shades of wicked: ombre malvagie“, (Leggereditore) rilanciano con classici leggeri ma profondi, ognuno col proprio genere. Sono tantissimi i titoli che abbiamo scelto e non i pentirete di scrollare la pagina per conoscerli tutti. Presenti sonetti e poesia con Enrico Testa e “Le faticose attese” per Graphe.it e Pietro Gibellini che per Vallecchi, sceglie i componimenti di Gioachino Belli in “Parola di donna. Sonetti per voce femminile“. Dei tanti volumi che proponiamo, uno ci è piaciuto subito per il titolo (può accadere!) e che soltanto dopo abbiamo letto: “Il tema di Ethna“ di Anna Barbini (Arkadia), che richiama la nostra terra con quel nome vicino al vulcano più alto d’Europa. Sancisce nel nome di Gesù l’apertura dei titoli letterai di marzo: lunedì 3 marzo Paolo Alliata e Nicola Magrin tornano con “L’amore trova il modo. Scorci di colore sulla vita di Gesù” (San Paolo Edizioni).
Arrivederci al 4 marzo, il giorno di nascita di un grande poeta prestato alla musica: Lucio Dalla.
Flashback
Björn Larsonn, Filosofia minima del pendolare, Iperborea
Bellissima opera e conferma assoluta della sua grandezza. Così Björn Larsson tra citazioni dai miti letterari come Martinson e De Beauvoir, Orwell e Beckett, non mancano critiche al capitalismo e riflessioni sull’isolamento durante la pandemia, che ha toccato profondamente chi, come lui, trova nel viaggio una ragione di vita. E c’è spazio anche per l’avventura, naturalmente: quando i venti del Nord soffiano sull’Øresund e i traghetti sono in balia delle onde, è facile ricordare altre burrasche. Con leggerezza e un’ironia che si fa aperta comicità, Larsson trasporta i suoi temi classici, come il viaggio, lo sradicamento e il bisogno di libertà, dal mondo romanzesco dei mari a quello quotidiano e urbano del trasporto pubblico, in un racconto che susciterà immediata simpatia in chiunque abbia vissuto, anche solo per poco, la frustrante esperienza del pendolarismo.
Alessandra Distefano, Tutte le altre vite, Affiori
Alessia, dopo la laurea, scopre di avere una grave malattia e di essere incinta. Lascia così la sua amata Milano per tornare, con enorme dispiacere, a svolgere il lavoro di farmacista in Sicilia, dove vive la sua famiglia. Anni dopo, Flavia, la figlia di Alessia, è quasi adolescente e tutto pare tranquillo. Finché, un giorno, ricompare Giulio, il padre di Flavia, che aveva abbandonato Alessia mentre era in attesa. Alessia decide così di fuggire dalla Sicilia con la figlia. Durante il viaggio Alessia incontrerà per caso Ludovico, un suo vecchio amore. Perché Alessia decide di scappare con la figlia? E cosa vuole Giulio da loro?
Le uscite di martedì 18 febbraio
Libro copertina, E ho smesso di chiamarti papà. Il memoir della figlia di Gisèle Pelicot di Caroline Darian, Utet
Un fatto di cronaca che continua da mesi a essere di sconvolgente attualità. È la storia di Gisèle Pelicot, la donna di 72 anni per anni drogata e fatta violentare dal marito, raccontata dal punto di vista della figlia, Caroline Darian. Una storia dai contorni quasi surreali, in cui l’uomo, Dominique Pelicot, somministrava alla moglie cocktail di farmaci e sonniferi, per poi aprire la porta di casa a decine e decine di uomini, conosciuti in chat on line.
Le uscite di venerdì 21 febbraio
Sonia M. Laezza, Quello era un posto, Morellini
«Mi chiudo in una stanza con l’aspirapolvere acceso per cinque o dieci minuti, per stare da sola. Sono così stanca. Non so più dove sono, in quale punto di Valentina Lunardi mi sono persa, non so il posto in cui mi trovo e nemmeno se ce l’ho un posto, a furia di scavare e cercare, quanti mesi sono ormai che vengo qui? A scavare dopo così tanto tempo c’è ancora speranza di trovare sopravvissuti, dottore?» Un romanzo che esplora con delicatezza e profondità le sfide della maternità e del coraggio di affrontare il cambiamento. Un ritratto sincero e toccante di una donna che cerca di trovare il suo posto in un mondo che sembra non comprenderla. Dentro di lei, dietro lo sterno più precisamente, anni prima viveva il Lupo. È così che Valentina ha chiamato la sua depressione. Partendo dal rifiuto iniziale verso la terapia, passando dalla necessità fisica di essere nella “stanza dell’uomo con la Barba”, sino alla paura di non poterne fare a meno, Valentina ripercorre una storia personale che in realtà riguarda tutti, non solo chi ha figli.
Anna Bertini, Il tema di Ethna, Arkadia
1997. Ethna Sarfatti, nata a Dublino e cresciuta a Firenze, dove il padre ha trasferito la famiglia per assumere il ruolo di insegnante alla International School of Florence, intende separarsi dal marito. Per meditare meglio sulla propria esistenza si ritira nel Castello di Sonnino, un hotel particolarmente suggestivo. 2004, casualmente, passando con il treno da quelle parti, Ethna rivede l’antica sede di quel soggiorno e, d’istinto, decide di tornarci…
Daniel López Valle, Il Tevere brucia, Blackie Edizioni
Un omaggio agli eroi sconosciuti e alle imprese mai registrate dalla Storia ufficiale. In questa sua ultima opera, Daniel López Valle racconta l’Altra Storia, quella che non viene narrata nei libri di scuola: vicende apparentemente trascurabili, ma capaci di mettere in luce le molteplici sfaccettature della natura umana, nella sua fragilità e grandezza. Tra le storie che meritano di essere conosciute, viene raccontata l’impresa di due dentisti che invasero la Francia durante la Seconda guerra mondiale; la nascita del terrorismo moderno legata a una truffa assicurativa, e la storia dell’uomo più potente del mondo, afflitto dalla calvizie.
Lesile Jamison, Parti femminili, NNE
Un matrimonio inquinato da rancori e gelosie, l’inevitabile divorzio, una figlia neonata da accudire potendo contare solo sulle proprie forze. A 35 anni, le circostanze costringono Leslie Jamison a riconsiderare le priorità della vita: carriera lavorativa, tempo libero e sessualità vengono sacrificati per il bene della figlia, mentre la propria identità viene assorbita interamente dal ruolo di madre.
Jeaniene Frost, Shades of wicked: ombre malvagie, Leggereditore
Il vampiro Ian è impenitente, spudorato e malvagio in ogni sua sfumatura. Nei suoi due secoli di vita si è fatto troppi nemici, tra cui Dagon, un demone che ora ne reclama l’anima. L’unica possibilità che ha di sfuggirgli è unire le forze con un Guardiano della Legge. Veritas svolge quotidianamente i suoi compiti di “poliziotta”, giudice e giuria per i reprobi come Ian. Ma ha un conto in sospeso con Dagon, quindi se può usare il vampiro come esca… be’, tutto è lecito quando si è in guerra. Mentre setacciano i punti più gettonati dalle creature soprannaturali per perfezionare la loro trappola, Veritas si rende conto che l’immagine da mascalzone di Ian è solo una maschera, e lui scopre che anche Veritas nasconde dei segreti.
Donald E. Westlake, Tiro di sponda, Timecrime
In questo esilarante piano criminale al centro del secondo volume della serie su John Dortmunder, una banda di ladri spera di dirottare una roulotte piena zeppa di soldi. In attesa del suo prossimo colpo, John Dortmunder ha messo in atto una truffa basata sulla vendita di enciclopedie. Sfortunatamente, il suo ultimo bersaglio sembra essersi accorto dell’imbroglio, costringendolo a interrompere la presentazione e a darsela a gambe.
Le uscite di lunedì 24 febbraio
Martina Maggiore, Ma che stupida ragazza, Mursia
In “Ma che stupida ragazza”, Martina Maggiore racconta la storia intensa del suo amore da favola accanto a un noto artista. Tra concerti memorabili e momenti di pura magia le emozioni travolgenti le impediscono di vedere che in questo profondo amore ha annegato sé stessa. La lenta risalita dal buio della depressione verso la superficie è un inno alla resilienza e al rispetto verso sé alla scoperta della propria identità. La storia di Martina diventa un invito a continuare a credere nell’Amore e soprattutto nell’amore per sé stessi.
Giuseppe Gioachino Belli, Parola di donna. Sonetti per voce femminile, Vallecchi
Dai 2279 sonetti che Giuseppe Gioachino Belli scrisse in circa diciassette anni – teatro e monumento della plebe trasteverina di variegatissima fattura – c’è chi ha pensato di spigolare e raccogliere quelli dedicati esclusivamente alle donne. Lo ha fatto Pietro Gibellini, il maggior interprete di Belli, cui si deve una lunga fedeltà di studi, che hanno condotto all’edizione critica dei sonetti disposta nei quattro volumi dei Millenni Einaudi. Nessun poeta ha dato voce a tante figure femminili quanto Belli, vero gigante della poesia dialettale, anzi della poesia tout court. Con i suoi duemila e più sonetti, ha rappresentato la vita e la mentalità dei mille Renzo e Lucia di Trastevere, facendoli esprimere nel loro romanesco rude e colorito.
Le uscite di martedì 25 febbraio
Susy Mariniello, Caro Signor Meyer ti racconto… Narrazioni di una maestra ospedaliera, Armando
L’autrice racconta a un immaginario Signor Meyer, il suo lavoro di insegnante ospedaliera. La narrazione, confidenza concessa a un caro amico, coinvolge il lettore in riflessioni che attengono al tema della cura pedagogica e a come questa si fa opera attraverso scelte metodologiche e azioni educative che richiedono un raffinato profilo di competenze.
Cos’è la scuola meyer? la scuola ospedaliera dell’aou meyer ha lo scopo di garantire e realizzare il diritto all’educazione e all’istruzione, la continuità educativa e la tutela psicofisica dello studente in terapia, attraverso la costituzione di un servizio di scuola ospedaliera e di istruzione domiciliare per gli alunni di ogni ordine e grado di scuola degenti presso l’aou meyer.
Giorgio Seccia, Simón Bolívar. L’Indipendenza del Venezuela e la battaglia di Carabobo 24 giugno 1821, Armando
Il libro permette di avere un completa conoscenza degli eventi che hanno consentito al Venezuela di conquistare l’Indipendenza attraverso complesse vicende sociali, politiche, religiose, militari. Particolare riguardo è dato alla figura di Simόn Bolívar, el Libertador, promotore e trascinatore del movimento indipendentista, nonché attento e abile comandante di truppe in battaglia.
Le uscite di mercoledì 26 febbraio
Davide Chiolero, Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero. Breve storia della cucina e dell’alimentazione nel Medioevo, Graphe.it
Questo saggio approccia con metodo scientifico l’arte culinaria medievale. Si parla del legame fra dieta e religione (a cominciare dai giorni di magro, su cui scopriamo curiosità sorprendenti) del diverso apporto della civiltà romana rispetto a quelle identificate come barbariche. Si racconta delle convinzioni mediche del tempo, in fatto di nutrizione. Sono descritte le esigenze delle dispense delle abbazie e di quelle dei signori, considerando anche la disponibilità locale degli ingredienti.
Alberto Peruzzi, Molto rumore per qualcosa. Come non fraintendere l’intelligenza artificiale, Metilene
In questo saggio, Alberto Peruzzi affronta un tema di grande attualità, ormai impossibile da ignorare: l’AI. Con un monito a trattare l’intelligenza artificiale con la giusta cautela e prudenza, l’autore ci invita a non sottostimare le possibili conseguenze che una macchina così sofisticata può generare, senza però abbandonarsi a previsione apocalittiche. Attraverso una serie di domande e risposte, che riguardano anche questioni di carattere etico, filosofico e giuridico, Peruzzi stimola una riflessione profonda sulla relazione tra intelligenza umana e artificiale.
Tito Pioli, Penna in testa terra in mano, Wojtek
Maria, originaria di San Pietroburgo, è un’insegnante russa che lavora alla scuola media Gadda di Parma. È la primavera del 2020. In pieno periodo pandemico Maria decide di svolgere le sue lezioni all’aria aperta. Un modo del tutto innovativo e originale. Ispirata dalle letture di Tolstoj, suo mentore letterario, guida gli studenti in lunghe passeggiate immerse nella natura, tra le bellezze che essa offre. Così facendo, affronta la chiusura imposta dalla crisi globale con creatività e un sentimento di ribellione ai limiti imposti. Un’esaltazione della libertà che, proprio come è in grado di fare la poesia, ci svela il senso profondo della vita e ci fa capire ciò per cui vale la pena lottare e, quindi, vivere.
Enrico Testa, Le faticose attese, Graphe.it
Le faticose attese di Enrico Testa è un classico della poesia italiana. Con la prefazione di Giorgio Caproni, ha fin da subito conquistato un posto di rilievo nel panorama letterario. Questo libro rappresenta l’esordio di uno dei poeti più rilevanti della scena italiana contemporanea. La raccolta esplora il tema dell’attesa, con un linguaggio semplice ma ricco di profondità, dove le esperienze quotidiane si trasformano in riflessioni liriche sull’esistenza. L’intreccio di leggerezza e complessità ritmica rende quest’opera un canzoniere d’amore affabile e sorprendente, capace di colpire per la sua immediata leggibilità. Un libro che, a distanza di anni, continua a emozionare e a far riflettere, invitando il lettore a un viaggio introspettivo nei meandri dell’esistenza.
Le uscite di venerdì 28 febbraio
Saverio Fattori, 12:47, CN (OLIGO)
“Domani sparerò in mensa. Alle 12:47. Entrare in mensa e sparare a caso? Perché, quando i tuoi nemici sono invisibili, quando non si manifestano a viso aperto, allora tutti sono nemici“ Ale, tecnico del Controllo Qualità, vede la sua vita crollare quando, senza spiegazioni, viene relegato alla catena di montaggio. L’equilibrio psichico cede e l’azienda diventa un microcosmo abitato da fantasmi e mostri, un luogo oscuro e irriconoscibile. Un viaggio claustrofobico narrato con una lingua feroce e netta. Domani sparerò in mensa. Alle 12:47.
Daniela Marcheschi, Il sogno di Don Chisciotte. La letteratura come necessità e riscatto, Bibliotheka
Che cosa avrebbe fatto Dante senza il sogno-visione di Beatrice fra le braccia di Amore, nel capitolo III della Vita Nova? E Freud avrebbe coltivato la visione della psicoanalisi di decifrare i sogni, come si fa con i geroglifici, senza leggere le letterature classiche? Sono alcune delle domande che attraversano Il sogno di Don Chisciotte. La letteratura come necessità e riscatto, il nuovo libro di Daniela Marcheschi. Che il sogno non possa essere considerato una vacanza del pensiero lo sa bene il lettore. Se il sogno non fosse la vita stessa, un sentimento e un aspetto della realtà, perché mai leggere la letteratura?
Le uscite di lunedì 3 marzo
Paolo Alliata e Nicola Magrin, L’amore trova il modo. Scorci di colore sulla vita di Gesù, San Paolo Edizioni
Come far dialogare la vita di Gesù raccontata nei Vangeli con la grande letteratura universale? Don Paolo Alliata, noto per la sua maestria nell’interpretare la Bibbia attraverso i grandi testi della biblioteca universale, ci consegna alcuni scorci narrativi sulla vita di Gesù, organizzati in cinque sezioni, che concorrono a creare un vero e proprio ritratto dell’Uomo di Nazareth. Seguiremo così Gesù dai suoi inizi fino alla sua passione, morte e resurrezione, con uno sguardo rinnovato sulle sue parole, i suoi gesti e le sue relazioni. La trama narrativa è arricchita dalla tessitura artistica creata dai suggestivi acquerelli di Nicola Magrin.
Libro controcopertina, Avevo gli occhi belli di Valentina Iannaco, Armando
Storia di Anna Borsa, vittima di femminicidio. Il primo marzo 2022 a Pontecagnano (SA) Anna Borsa, una giovane donna di 30 anni, viene uccisa dal suo ex compagno. Quella mattina l’assassino si reca nel salone dove lei lavorava come parrucchiera, la segue nello sgabuzzino nel quale era andata a lavarsi le mani e le spara un colpo di pistola alla tempia. In questo libro è Anna stessa a raccontare la sua storia in un monologo fatto di narrazioni, pensieri, ricordi, di parole dette e non dette. In libreria dal 25 febbraio.
Salvatore Massimo Fazio
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