Il nuovo romanzo di Gregorio Leon per Arkadia

da: L'Unione Sarda
L’Unione Sarda
31 gennaio 2015

La Santa Muerte, quel quadro che Frida dipinse per Trosky e una scia di omicidi

 

«A Città del Messico non esistevano ragioni o perché ben definiti. Era una città per i furbi o per i pazzi», questo lo scenario in cui si intrecciano diverse situazioni, apparentemente slegate: da una parte gli omicidi seriali e rituali di ballerine di lap dance, dall’altra una serie di atti vandalici contro gli altari dedicati al culto de La Santa Muerte. Infine, l’indagine di una detective spagnola che dovrebbe ritrovare un misterioso quadro che Frida Kahlo dipinse per Lev Trotsky, quando questi si trovava loro ospite presso la casa di Diego Rivera nel 1940. Sarà l’ispettore Machuca a risolvere il caso, con la collaborazione degli altri due principali protagonisti dell’indagine: il giornalista/scrittore Freddy Ramirez e la bella e scaltra detective Daniela Ackerman. Proprio la galleria di personaggi (altrimenti distanti, uniti solamente dalla reciproca diffidenza e disgusto), che ruotano intorno ai protagonisti, rende la lettura del romanzo un’esperienza avvincente: ognuno trascina con sé un terribile segreto, un’esperienza del passato che non riesce a superare, se non attraverso una catarsi purificatrice. C’è poi l’espediente del racconto nel racconto: il libro che Freddy Ramirez – «l’uomo che più ha amato Frida, dopo Diego Rivera e Trotsky» – sta scrivendo sul rapporto tra lei e Lev introduce un secondo livello di narrazione, completamente diverso per stile, di grande efficacia nel legare la fantasia dell’autore alla robusta àncora della Storia. È la casa editrice cagliaritana Arkadia a pubblicare, per la prima volta in Italia, il romanzo di Gregorio Leon, vincitore nel 2010 del X Premio Emilio Alarcos Llorach. L’impianto narrativo è solido, di facile lettura, e riprende gli stilemi del genere noir: dalla voce narrante (con effetto cinematografico da voce fuori campo) all’abbondanza di dettagli sordidi, violenza iperealista, linguaggio crudo. In definitiva, un libro che si legge tutto d’un fiato, per gli appassionati di pulp fiction, dalla forte impronta cinematografica. Sarebbe un bel film in mano ad uno come Steven Soderbergh, ad esempio.

(Gianmarco Diana)


Arkadia Editore

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