Le piccole olimpiadi dell’apprendimento

da: La Nuova Sardegna
La Nuova Sardegna
17 febbraio 2011

QUARTU. Imparare mentre si gioca. E’ il progetto che stanno portando avanti la media “Rosas” di via Is Pardinas a Bellavista e via Tiziano a Quartu. I protagonisti sono la cultura e i ragazzi. Sono coinvolti 250 ragazzi appartenenti alle dieci prime classi delle scuole.  Il progetto si divide in quattro giornate ed è iniziato con l’adozione del libro “Diversamente come te” di Andrea Cossu e Bruno Furcas. La storia di Andrea, uno degli autori del libro, affetto da tetraparesi spastica, che vuole e pretende una vita come gli altri, affrontando tante vicissitudini senza nessuna ricerca di pietismo. Durante le lezioni di lettere i professori e i ragazzi, attraverso le lettura del libro, si stanno confrontando su varie tematiche. I ragazzi si daranno battaglia a suon di divertimento e cultura. Si incontreranno per la prima volta il 15 marzo nella scuola di via Tiziano. Ogni classe sarà suddivisa in 5 gruppi, ogni gruppo si scontrerà con gli altri in 5 postazioni prestabilite: italiano,matematica, storia, artistica, geografia. La classifica si baserà su un punteggio dato dalla somma dei punti ottenuti da ogni gruppo. La seconda giornata sarà strutturata con giochi di attività fisica abbinati alle discipline: scienze, inglese, francese, attività motoria, musica. Nella terza giornata, le prime e le seconde classificate si dovranno scontrare in prove riguardanti tutte le discipline. La finalissima si disputerà al Palazzetto dello Sport di Quartu dove si proclamerà la classe vincitrice che sarà quella che avrà accumulato più punti. Un progetto dove la cultura è padrona e che unisce l’utile al dilettevole, insegnare e divertire allo stesso tempo. Entusiasti e preparati, con l’obiettivo di una vittoria con gloria in alternativa a una degna sconfitta, i ragazzi sono pronti alla sfida. «Saremo più bravi in matematica – racconta Irene di prima F della scuola di via Is Pardinas – Alessandro, il nostro compagno, è un genio in matematica, diventerà uno scienziato da grande, farà vincere la nostra classe». Molteplici gli obiettivi: la socializzazione tra i ragazzi motivandoli allo studio, creando una sana competizione e favorendo l’integrazione dei ragazzi disabili che gareggeranno insieme ai loro compagni facendo emergere e valorizzando le loro potenzialità.

Monica Magro


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