Si sbaglia, nella vita. Si recupera oppure si persevera. Comprendere la portata dei propri errori è un buon punto di partenza per cambiare. Riuscirci significa aggiustare le cose, orientarsi verso la consapevolezza che nulla è semplice anche quando apparentemente le situazioni sembrano favorevoli. Una cosa è certa, non si può tonare indietro. Quel che è fatto è fatto. Gli errori restano. Ci ricordano quello che siamo stati, sfilacciati nell’incapacità di agire in un altro modo. Eppure, sbagliare serve. Fa crescere, se si coglie appieno la lezione di vita. Non tutti godono della fortuna di una seconda possibilità. Alcuni la sprecano senza comprenderne il valore, altri la sfruttano al meglio. In ogni caso, bisogna rendere conto alla propria coscienza. Essa smuove tutto finanche il coraggio nel prendere decisioni complicate alle quali seguiranno azioni audaci. Sentirsi in pace con se stessi, poi, acquieta i sensi di colpa, se ci sono. La pressione dei pensieri, che possono diventare ossessivi, affievolisce la spinta verso la quotidianità, verso il futuro. Si restringe anche la prospettiva quando non trovi sbocchi, quando sei con le spalle al muro. La seconda chance non potrebbe essere un fallimento e se dovesse diventarlo, pur avendo fatto tutto quello che si doveva nel limite del possibile, sarà sempre una chiara grazia che ognuno interpreta secondo il proprio desiderio. In Forse un altro di Michele Zatta avverti la vita nella sua fragilità, soprattutto quando alcune ossessioni tolgono il respiro. È un attimo. Coraggio, destino, amore, morte, tutto perde senso e sostanza per Mike, un ragazzo che entra in una bolla dalla quale non ha più valore la cognizione di se stesso. La visione dell’esistenza, chiusa nei propri errori, può sgualcirsi per un eccessivo incaponimento per rimediare a sbagli che non si riesce ad accettare. Il romanzo è singolare, atipico. La storia, intrisa di acuta ironia, sprigiona una serie di riflessioni che il lettore coglie in modo chiaro. La prosa, in alcuni punti, è come se si inceppasse perché la scrittura è fuori dal comune, insolita. A primo impatto, la narrazione appare sganciata dal fluido stile classico. È solo impressione. Nulla è come appare.
Lucia Accoto
Il link alla recensione su The BookAdvisor: https://bitly.ws/32jK6
Anche quest’anno il festival del libro di Sant’Elpidio a mare, diretto dalla scrittrice e giornalista Giulia Ciarapica andrà in scena. Stavolta dal 6 all’8 ottobre 2023 presso il Teatro Cicconi.
Le news
E anche quest’anno il festival gemello (non gemellato) di Etnabook, “Libri a 180°” che si tiene per il V anno di fila andrà in scena. A dirigerlo la bravissima autrice Giuli Ciarapica.
Di seguito il programma
SANT’ELPIDIO A MARE – V EDIZIONE – TEATRO CICCONI
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PRESENTAZIONI, TAVOLE ROTONDE E INCONTRI
*
INGRESSO LIBERO
*
̀
h 21
THE UNCONVENTIONAL AFFAIR. BOOKS STORIES TUNES
introduzione musicale
h 21.30
INFANZIA, ADOLESCENZA E SOLITUDINE
tavola rotonda con Eleonora C. Caruso
autrice di (Mondadori)
con Nicolas Cantoro e Natasha Diomedi di Todomundoebom
e con Valeria Gargiullo autrice di (Salani)
modera Giulia Ciarapica
h 21
THE UNCONVENTIONAL AFFAIR. BOOKS STORIES TUNES
introduzione musicale
h 21.30
Natasha Stefanenko presenta
̀ (Mondadori)
modera Giulia Ciarapica
a seguire
premiazione vincitore PREMIO LIBRI A 180 GRADI – CITTÀ DI SANT’ELPIDIO A MARE
in collaborazione con Gruppo di lettura e Biblioteca Comunale Antonio Santori
h 21
THE UNCONVENTIONAL AFFAIR. BOOKS STORIES TUNES
introduzione musicale
h 21.30
DAL PREMIO STREGA AL SUCCESSO DI MARE FUORI
incontro con Michele Zatta autore di (Arkadia)
e Vincenzo Ferrera interprete di Beppe Romano in Mare Fuori – La Serie
Il link alla segnalazione su “Letto, riletto, recensito!”: https://bitly.ws/WnDA
Dopo il successo della prima edizione, con più di trentamila presenze in quattro giorni, dal 5 all’8 ottobre torna il Campania Libri Festival, dedicato quest’anno a Italo Calvino, in occasione del centenario della nascita.
Stesso luogo, la splendida cornice del Palazzo Reale di Napoli, ma con tante novità di rilievo rispetto a dodici mesi fa. A cominciare dalla significativa presenza delle principali case editrici italiane che, insieme ai loro stand nel percorso fieristico allestito nei cortili, animeranno gli oltre 200 eventi, tra presentazioni, dibattiti, laboratori e incontri, di una rassegna letteraria che ha ambizioni e cattura attenzioni.
Finanziata dalla Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano e diretta da Ruggero Cappuccio, la manifestazione, curata dal filosofo e docente universitario Massimo Adinolfi, è articolata in quattro percorsi tematici (Le parole, le storie, i silenzi; Nel cuore del presente; Di là dal mare e lontano; Altre frequenze). Tutti caratterizzati da un diverso colore (rispettivamente il verde, il giallo, il blu e il rosso), capaci di accompagnare cromaticamente il volo della nostra fantasia.
“È tempo di librarti” è infatti il significativo slogan della nuova edizione, per scrivere il secondo capitolo di una storia appena iniziata. Un capitolo che anche quest’anno ha un grande rilievo internazionale, come testimonia la partecipazione di tanti scrittori apprezzati in ogni continente e la presenza di Juergen Boos, presidente e Ceo della Fiera del Libro di Francoforte, la più prestigiosa manifestazione letteraria del mondo, che vedrà l’Italia come ospite d’onore nel 2024.
Tra gli autori stranieri, sono attesi al Campania Libri Festival molti nomi di prestigio del panorama editoriale. L’anteprima – il 2 ottobre – è affidata a Benjamin Labatut, lo scrittore cileno che, dopo il successo mondiale di “Quando abbiamo smesso di capire il mondo”, torna in libreria con “Maniac”, storia di uno dei più grandiosi progetti scientifici del Novecento. Nei giorni del Festival ci saranno: il messicano Guillermo Arriaga, scrittore tra i più potenti e originali della narrativa contemporanea, noto nel mondo anche per le sceneggiature di famosi e premiati film (“Amores Perros”, “Babel”) di Alejandro González Iñárritu; la scrittrice francese Maylis Besserie, vincitrice, nel 2020, del Goncourt Prix per il suo romanzo d’esordio “L’ultimo atto del signor Beckett”; Petros Markaris, giallista di fama internazionale che dialogherà con Maurizio de Giovanni, in una doppia indagine che coinvolge Kostas Charitos e il commissario Ricciardi; Jude Ellison Sady Doyle, saggista e attivista seguitissimo nel mondo anglosassone, che scrive di tematiche queer, femminismo e cultura di massa; Helga Flatland, autrice norvegese, tra le voci più significative della letteratura scandinava contemporanea; lo spagnolo Manuel Vilas, del quale tra meno di una settimana sarà nelle librerie il nuovo “Amor costante”; la sua connazionale Irene Vallejo che, dopo il best seller internazionale “Papyrus”, pubblica “Il mio arco riposa muto. Il romanzo dell’Eneide”, in vendita da oggi; Katerina Poladjan, autrice residente in Germania nata a Mosca da genitori di origini armene, della quale abbiamo letto e apprezzato in Italia “La musica del futuro”.
Non meno ricco il parterre di scrittori italiani, tra i quali autori consacrati come Emanuele Trevi, Paolo Di Paolo, Igiaba Scego, Giorgio Falco, Matteo B.
Bianchi, Francesca Giannone, Maria Grazia Calandrone, e voci nuove come Aurora Tamigio, Gian Marco Griffi, Beatrice Salvioni, Monica Acito, studiosi di grande levatura come Mauro Bonazzi, Paolo Giulierini, Vittorio Lingiardi, Enrico Malato, Andrea Graziosi e una straordinaria leva di giallisti: Luca Crovi, Enrico Pandiani, Patrizia Rinaldi, Sara Bilotti, Serena Venditto, Luca Delgado, Piera Carlomagno, Giancarlo Piacci. E poi ancora, tra gli altri: Nicola Campogrande, Claudia Durastanti, Gianni Solla, David Parenzo, Michela Monferrini, Emanuele Coen, Camilla Ronzullo, Corrado De Rosa, Carlo Vecce, Dario Ferrari, Gaia Manzini, Pasquale Palmieri, Marco Ciriello, Titti Marrone, Valerio Minnella, Tommaso Di Dio, Luca Briasco, Arnaldo Testi, Michele Zatta, Gianluca Cherubini e Marco Ercole, Boris Sollazzo, Carlo Rainone, Peppo Bianchessi, Pasquale Ferrara.
Si potranno inoltre vedere e ascoltare al Campania Libri Festival anche alcuni volti e nomi popolarissimi presso il grande pubblico: Mario Martone, Alessandro Cattelan, Antonio Latella, padre Enzo Fortunato, Luca Trapanese, Michele Reich, al secolo Zerocalcare, Josephine Yole Signorelli, alias Fumettibrutti, Salvatore Esposito, Peppe Servillo, Francesco Pannofino.
Particolare rilievo viene dato alla poesia, con un’intera sezione, a cura di Carmen Gallo, che ospiterà, tra gli altri, il poeta tedesco Nico Bleutge e il greco Dimitris Lyacos, autore di una moderna Odissea in tre volumi che ne fa uno dei favoriti nella corsa al premio Nobel per la letteratura. Tra gli italiani, ricordiamo Milo De Angelis, Bruno Galluccio, Federico Italiano, Laura Pugno, Tommaso Di Dio e Marilena Renda.
Un ciclo di appuntamenti, curato da Titta Fiore, sarà poi dedicato al confronto tra parola e immagine nel mondo dell’audiovisivo; tra gli incontri in programma, spiccano quelli con Carlo Verdone, Pupi Avati, con Mario Martone e Ippolita Di Maio, e con le sceneggiatrici Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Monica Rametta, Federica Pontremoli.
Non mancheranno incontri fuori del comune come quello della “strana coppia” formata da Giuseppe Montesano e Antonio Franchini, o ancora la conversazione fra il manager e il cantautore, Juergen Boos e Raiz, o infine il dialogo a tre fra padre Enzo Fortunato, Maurizio de Giovanni e il grande artista Michelangelo Pistoletto.
Alla figura di Gianni Vattimo, il noto filosofo scomparso ieri, il Festival dedicherà invece un incontro a cura del prof Maurizio Ferraris.
Anche in questa seconda edizione il Campania Libri Festival ospiterà premi e cerimonie di rilievo nazionale come, in apertura di Festival, il Premio Matilde Serao, in collaborazione con il quotidiano Il Mattino, che quest’anno sarà assegnato alla scrittrice Melania Mazzucco; il Campania Legge – Fondazione Premio Napoli, con la presentazione di tutti i finalisti dell’edizione 2023; il Premio Elsa Morante, il Premio Cimitile e la cerimonia di premiazione del progetto Adotta un filosofo + uno scienziato, giunto alla quarta edizione, che ha coinvolto migliaia di studenti. Nell’ambito del premio Elsa Morante, saranno ospiti del Festival Dacia Maraini, Roberto Mercadini, Marcello Cesena, Mattia Villardita, Cristina Fogazzi, Vincenzo Comunale, Roberto Colella, Ciccio Merolla.
Il link alla segnalazione su Il Mattino: https://bitly.ws/VBVH
Un libro da regalare a chi state per lasciare – o a ben guardare – a chi vi sta per lasciare.
Un libro che invita al piacere di sorprendersi: a stare nel caos vitale.
Un libro per amare. E per amarsi.
Un libro che inebria la fantasia.
La narrazione corre e prende forma come se uscisse dal pennarello di un illustratore di grafic novel, per poi trasformarsi in una sceneggiatura cinematografica. Michele Zatta è infatti sceneggiatore, produttore e dirigente di Rai Fiction dal 2008, nonché volto noto al grande pubblico in quanto co-ideatore e sceneggiatore di “Un posto al sole” e produttore di “Mare fuori”. Con “Forse un altro”, pubblicato nel 2022 dalla casa editrice Arkadia, Zatta approda a un nuovo genere di scrittura, pur con inevitabili contaminazioni, derivanti dalla sua durevole esperienza nel mondo cinematografico. Accattivanti personaggi, infatti, contribuiscono a dar vita ad un geniale Olimpo contemporaneo. Ma è indiscutibile anche il richiamo alla struttura e ai temi dei “Morality play“: componimenti che ebbero larga diffusione nell’Inghilterra di fine Quattrocento – primi del Cinquecento e che narrano della danza della morte (dall’irruzione nella vita dell’uomo al successivo viaggio di purificazione). Il prologo, shakespeariano, invita il lettore ad un fulgente uso dell’immaginazione; infatti il testo – avverte l’autore – è semplice, il vocabolario povero e la trama prevedibile. Ma non è proprio così: diciamo che è un modo per creare un effetto sorpresa davvero potente. La fluidità della narrazione, che rende la lettura spesso compulsiva, non esclude allusioni allegoriche o sofisticate soluzioni nella resa dell’intreccio. La lingua è uno slang giovanile, informale, effervescente, fantasmagorico, di una tale ospitalità da accogliere in sé di tutto: da stralci di celebri canzoni (inserite non come citazioni ma come espressioni fagocitate dallo slang stesso) a riferimenti filosofici. Nella sua essenza, l’interessante libro di Michele Zatta vuol condurre il lettore alla ricerca – il più delle volte divertita e divertente – della propria auto-consapevolezza. Obiettivo da anelare, ad un certo punto della nostra esistenza, visto che si viene alla vita “in una vettura di seconda mano”: scelta, in prima battuta, da altri (i nostri genitori). Ecco allora che questo libro contribuisce ad essere l’occasione per arrivare a desiderare di diventare “Forse un altro”: ciò che noi consapevolmente vogliamo davvero essere. Come in una nuova nascita, questa volta di prima mano. Avviando e proseguendo per tutta la vita una bella manutenzione: non alle cose che ci circondano ma al nostro modo di stare al mondo. La copertina del libro, non a caso, raffigura una finestra: simbolo di libertà, luogo del desiderio, immagine del divino. Eppure la finestra è sostanzialmente un vuoto, una mancanza di materia. Ma è proprio la sua inesistenza fisica a trasformarla in ricettacolo di senso. Perché quel varco nello spazio è un catalizzatore di storie e un attivatore dell’immaginazione. Una finestra molto particolare ha scelto l’autore Michele Zatta: quella di un celebre quadro di Edvard Munch: “Il bacio con la finestra”. Il pittore dell’anima, anticipatore dell’espressionismo, inserì questo quadro nel ciclo pittorico Il fregio della vita, dove esplorò i temi dell’amore, della paura, della morte, della malinconia e dell’ansia: temi presenti anche in questo libro di Zatta. Ma qui l’attenzione dell’autore è volutamente solo sulla finestra: sulle sue opportunità o sulle paure che alimenta. Perché la finestra è foriera di nuove chances. E di possibili incanti, da scovare anche nelle piccole cose di ogni giorno. Il libro è ricchissimo di indizi rivelatori: come – per citarne solo uno – quello relativo alla preziosità dei libri per la nostra vita, per la nostra rinascita. Michele Zatta immagina infatti di utilizzare libri, nella sua storia, per tenere in equilibrio mobili “azzoppati”. Sembra un’immagine decadente ma non lo è affatto: sono i libri, i loro contenuti, a fornirci un prezioso aiuto nella continua ricerca di nuovi equilibri vitali. Questo testo, riadattato su sollecitazione del regista Marco Lucchesi e con Vincenzo Ferrera nei panni di Mike Raft (il protagonista), stava per debuttare al Teatro Eliseo nel dicembre del 2014, come commedia inserita nella programmazione natalizia, se non fossero stati apposti i sigilli al Teatro proprio alcuni giorni prima. Ma si sa “le cose non vanno mai come ci si aspetta”. Forse un altro percorso le attende. E infatti “Forse un altro” viene presentato dalla scrittrice e giornalista Maria Pia Ammirati nell’ambito delle proposte degli Amici della domenica per il Premio Strega 2023. Ed è arrivato tra gli ottanta testi che si sono sfidati per la dozzina.
Chissà cos’altro succederà…
Sonia Remoli
Il link alla recensione su “E ora: Teatro!”: https://bitly.ws/UZcT
Torricella Peligna. Torna il JOHN FANTE FESTIVAL “Il dio di mio padre”, diretto da Giovanna Di Lello e giunto alla sua XVIII edizione. La manifestazione, fin dalla prima edizione, è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare e omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre Nicola era un muratore originario proprio di questo piccolo paese abruzzese.
Per celebrare i 40 anni dalla morte dello scrittore quest’anno il Festival raddoppia il suo appuntamento e si svolge in due diversi momenti, dal 28 al 30 luglio e dal 19 al 20 agosto 2023.
Caldo e temperature record in montagna: oltre 26 gradi a Campo Imperatore e 22 gradi al Rifugio Franchetti
20 LUGLIO 2023
Mercato dell’energia elettrica, Angelosante: la risoluzione europea tutela i cittadini
20 LUGLIO 2023
Tra gli ospiti del Festival: Victoria Fante, lo scrittore Premio Strega Edoardo Albinati, la scrittrice Lisa Ginzburg, la giornalista e scrittrice Tiziana Lo Porto, lo scrittore finalista al Premio Strega 2023 Gian Marco Griffi, la scrittrice americana di origine giamaicana Charmaine Wilkerson, il giornalista Tommaso Labate, la scrittrice Giulia Alberico, l’attrice e scrittrice Daniela Poggi, il responsabile RAI per le produzioni italiane e Internazionali e scrittore Michele Zatta, l’attore Vincenzo Ferrera, il giornalista Fabrizio Gatti e il gruppo musicale Management.
Durante il Festival saranno organizzati due laboratori di scrittura: il corso di scrittura della Scuola Holden “Fame di polvere” con Alessio Romano (dal 27 al 30 luglio) e il corso di scrittura “La Palestra di Scrittura Poetica” a cura di Vincenzo Costantino Cinasky (19 e 20 agosto).La prima parte del Festival si apre venerdì 28 luglio alle ore 10:30 in Mediateca con l’inaugurazione della mostra “L’Opera di John Fante”, collage di Eliseo Parisse, con la lettura del racconto di Jim Fante “40 Years Ago”. Segue alle ore 11:00 l’incontro con Emanuele Pettener, autore del saggio “Nel nome del padre, del figlio e dell’umorismo” (Oligo, 2023), e Joshua Peralta, autore della ricerca “The Birth of Arturo Bandini: John Fante’s Real Road to Los Angeles” e della raccolta di poesie e racconti “3rd & Orange” (ZQ-287 Press), in dialogo con la direttrice Festival Giovanna Di Lello e Matteo Cacco (Università di Colonia).
In Pineta comunale alle ore 16.30 l’incontro con Michela Monferrini autrice del saggio “Dalla parte di Alba” (Ponte alle Grazie, 2023) in dialogo con la giornalista Maria Rosaria La Morgia; alle ore 17.30 la presentazione della raccolta di poesie della giornalista e scrittrice Tiziana Lo Porto “La ragazza che va in sposa” (Sartoria Utopia, 2023), insieme allo psichiatra e psicoanalista Antonio Buonanno; alle ore 18.30 lo scrittore Gian Marco Griffi, presenta il suo romanzo finalista al Premio Strega 2023 “Ferrovie del Messico” (Laurana editore, 2022) con lo scrittore Alessio Romano, introduce Maria Ida Gaeta, Presidente Giuria tecnica Premio John Fante Festival Opera Prima. Letture a cura di Roberto Gasco.
Alle ore 21.30 in Piazza Unità d’Italia concerto di Domenico Imperato “Sentimentale Tour 2023”, con Marco Bassi al pianoforte e alle tastiere e Flavia Massimo al violoncello.
La seconda giornata di sabato 29 luglio si apre alle ore 11 in Mediateca con la tavola rotonda che vede protagonista Giuseppe Sommario, curatore del volume “Scoprirsi italiani. I viaggi delle radici in Italia” (Rubbettino, 2023), Morena La Barba, curatrice della ricerca I pubblici cinematografici dell’emigrazione italiana nel mondo, in “Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia” (V. 6, N. 12, 2022), Umberto Mucci, direttore della rivista “We The Italians. Two flags one heart”. Moderano Giovanna Di Lello e Matteo Cacco. A seguire la presentazione del Premio per racconti inediti “Italia Radici nel Mondo”, ideato da Giovanna Di Lello e Giuseppe Sommario. In Pineta comunale alle ore 16:00 la giornalista Alessandra Renzetti presenta “Una settimana in Abruzzo” di Ugo Ojetti (Ianieri, 2023), volume della Collana “Comete Scie d’Abruzzo” diretta da Peppe Millanta. Segue alle ore 16.30 l’incontro con Peppe Millanta, autore del romanzo “Cronache da Dinterbild” (Neo Edizioni, 2023), in dialogo con il giornalista Oscar Innaurato. Alle ore 17.30 l’incontro con la scrittrice Lisa Ginzburg, autrice del romanzo “Cercavo un’immensità. Vita di Clarice Lispector” (Rueballu, 2022), in dialogo con la scrittrice Giulia Alberico. Alle ore 18.30 lo scrittore Premio Strega Edoardo Albinati presenta il suo romanzo “Uscire dal mondo” (Rizzoli, 2022), con Luciano D’Amico (Università di Teramo).
Alle ore 21:30 in Piazza Unità d’Italia si terrà la cerimonia di premiazione del Premio John Fante alla carriera Vini Contesa 2023 che per questa edizione va alla scrittrice libica Najwa Bin Shatwan. Intervengono la professoressa di lingua e letteratura Araba dell’Università G. d’Annunzio Elvira Diana e la traduttrice e arabista Federica Pistono, presenta il giornalista Stanislao Liberatore.
La vincitrice è stata decretata dalla giuria tecnica composta da membri di L&GEND, gruppo di ricerca dell’Università G. d’Annunzio Pescara/Chieti, con la seguente motivazione: “Per aver diffuso, attraverso le sue opere, una letteratura che ha affrontato temi universali quali le discriminazioni razziali e di genere, ricorrendo a un linguaggio ora altamente simbolico ora diretto. I personaggi dei romanzi, racconti e opere teatrali di Najwa Bin Shatwan, uomini e donne, pur muovendosi in contesti diversi, si fanno interpreti di quell’anelito universale che è il desiderio di libertà e di uguaglianza”.
La terza giornata di domenica 30 luglio si apre con la Passeggiata Fantiana sulle tracce di Nick e John con maratona di lettura dalle ore 9:00 alle ore 11:00, appuntamento in Piazza Unità d’Italia. Alle ore 11.45 in Mediateca presentazione del volume “Intervista alla famiglia Troilo sui temi della resistenza e della Brigata Maiella” (atti del Convegno del 1° giugno 2023), con gli alunni e gli insegnanti della Scuola secondaria di primo grado Montenerodomo IC Palena-Torricella Peligna. Partecipano Luca Troilo, Irene Frida Vizzarri (dirigente scolastica dell’IC Torricella-Palena), Valentina Carapella (insegnante referente del progetto), Claudio Antrilli (rappresentante d’istituto).
In Pineta comunale alle ore 17.00 presentazione del romanzo di Oria Gargano, “L’amore poderoso. Il romanzo di Linda e Leandro” (Iacobelli editore, 2022). L’autrice dialoga con la giornalista di Radio Rai Roberta Sibona e Marielisa Serone D’Alò (presidente Associazione Presenza Femminista).
A seguire alle ore 18:00 l’incontro con il giornalista Tommaso Labate “Il ruolo dell’intellettuale nella società di oggi”, intervengono il giornalista di Rai Abruzzo Antimo Amore e Stefano Pallotta (presidente dell’Ordine giornalisti d’Abruzzo).
In Piazza Unità d’Italia alle ore 21:30 Michele Zatta, autore del romanzo “Forse un altro” (Arkadia, 2022), dialoga con il giornalista Maurizio Di Fazio. Partecipa l’attore della serie televisiva di successo “Mare Fuori” Vincenzo Ferrera.
La seconda parte del Festival si apre sabato 19 agosto alle ore 11.00 in Mediateca con la presentazione della ristampa del volume “Juvanum” di Alessandro Madonna (Riccardo Condò Editore, 2023), partecipano la curatrice del volume Rosina Quaranta, l’editore Riccardo Condò, la nipote dell’autore Maria Luisa Madonna e lo storico d’arte e accademico dei Lincei Marcello Fagiolo.
In Pineta comunale alle ore 16.30 un saluto di Victoria Fante Cohen per celebrare i 40 anni dalla morte del padre John Fante, a seguire l’incontro con Giulia Alberico autrice del romanzo “I libri sono timidi” (nuova edizione ampliata e aggiornata, Galaad Edizioni, 2023), in dialogo con il giornalista Lucio Biancatelli. Alle ore 17:30 Fabrizio Gatti, autore del romanzo “Nato sul confine” (Rizzoli, 2023), dialoga con il parlamentare Michele Fina. Alle ore 18:30 la scrittrice caraibico-americana Charmaine Wilkerson, autrice del romanzo “Dolce Nero” (Sperling & Kupfer, 2022), dialoga con Vincenzo Maggitti.
In Piazza Unità d’Italia alle ore 21:30 si terrà la proiezione del documentario “You Never Had it: An Evening with Bukowski” di Matteo Borgardt, sarà presente la giornalista Silvia Bizio, autrice dell’intervista a Charles Bukowski e produttrice del film. Partecipano la figlia di John Fante, Victoria Fante Cohen, la direttrice Festival Giovanna Di Lello e Matteo Cacco (Università di Colonia). A seguire il concerto in acustico “Iperfelice Tour” del gruppo musicale Management.
La seconda giornata di domenica 20 agosto si apre alle ore 16:30 in Pineta comunale con l’incontro con Francesca Romana Mormile autrice del romanzo “Mare Loro” (Nutrimenti, 2020), in dialogo con lo scrittore e critico letterario Luigi Galella e la giornalista Radio Rai Roberta Sibona. A seguire alle ore 17:30 l’incontro con Daniela Poggi, autrice del romanzo “Ricordami!” (La Vita Felice Editore, 2021), in dialogo con Simone D’Alessandro (Università G. d’Annunzio). Alle ore 18:30 l’incontro con il produttore Roberto Bessi, partecipano il regista Stefano Odoardi, Matteo Cacco e Giovanna Di Lello.
Quest’anno, in via del tutto sperimentale, nasce il Premio John Fante Opera Prima Cinema, in collaborazione con la casa di produzione Superotto Film Production. La giuria, composta dal regista Stefano Odoardi, il produttore Roberto Bessi, l’attrice e scrittrice Daniela Poggi, lo studioso di cinema Matteo Cacco e la direttrice del John Fante Festival Giovanna Di Lello, selezioneranno un romanzo d’esordio opzionabile per il grande schermo. Alle ore 21:30 in Piazza Unità d’Italia l’annuncio dell’opera vincitrice da parte dei giurati.
A seguire la presentazione dei libri finalisti del Premio John Fante Opera Prima 2023 e la premiazione del libro vincitore. I tre romanzi finalisti di questa edizione selezionati dalla giuria tecnica del Premio – presieduta da Maria Ida Gaeta e composta da Mario Cimini, Masolino D’Amico, Claudia Durastanti, Maria Rosaria La Morgia, Nadia Terranova – sono: “La materia alternativa” di Laura Marzi (Mondadori), “Divorzio di velluto” di Jana Karšaiová (Feltrinelli), “La Fuga di Anna” di Mattia Corrente (Sellerio). Menzione Speciale della giuria tecnica al libro vincitore del Premio Strega 2023 “Come d’aria” di Ada D’Adamo (Elliot Edizioni). Conduce la serata il giornalista Carlo Paris, letture a cura di Susanna Costaglione.
Queste le motivazioni dei giurati: “Il romanzo Divorzio di velluto di Jana Karšaiová impressiona per la sua prosa matura e avvolgente che accompagna con grande naturalezza la trama, tutti i personaggi, tutte le descrizioni di luoghi. Un risultato sorprendente per un romanzo di esordio che ci pone di fronte ad uno dei temi più seri e di maggiore attualità della nostra esistenza: come si può sopravvivere alla separazione, alla perdita delle radici? Cosa rimane e cosa possiamo inventarci per andare avanti?”; “La materia alternativa di Laura Marzi è un romanzo solido che sa raccontare le relazioni umane attorno alla scuola in maniera originale ed espressiva, e per certi aspetti anche inedita. Per istinto del racconto, riconoscibilità della voce narrante e tentativo di aggirare la retorica che attanaglia il rapporto tra generazioni, La materia alternativa si distingue come un’opera prima con una personalità già molto definita.”; “La fuga di Anna di Mattia Corrente è un romanzo poetico che tesse luoghi e trama in una sapiente costruzione narrativa, interrogandoci su che cos’è l’assenza e su quanto abbia a che fare con l’amore. Un esordio maturo, una lingua musicale e profonda.”
Alessandra Ciciotti
Il link alla segnalazione su AbruzzoLive: http://bitly.ws/LUXu
Dopo il grande consenso di pubblico dei due appuntamenti con il procuratore della Repubblica del Tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri e Sabina Guzzanti, prende il via il festival Vasto d’Autore con un programma ricco di nomi di rilievo del mondo della cultura, del giornalismo d’inchiesta e della narrazione accompagnati dalla musica. Nei giorni 6, 7, 8 e 9 luglio nei Giardini di Palazzo d’Avalos si alterneranno quindici autori, tre per ogni sera, a dialogare con il pubblico in una formula coinvolgente. In conclusione di ogni serata ci sarà una breve performance musicale.
Il programma del festival
Ad aprire giovedì 6 luglio sarà Antonella Presutti, scrittrice e docente, con Il Rianimatore, edito da Arkadia. Seguirann poi Carola Carulli, giornalista del TG2 e scrittrice, con Tutto il bene tutto il male, Salani Editore, Alessio Romano e Christian Carano con La Compagnia della polvere con La storia segreta della Beat Generation in un concerto tributo con le musiche di Bob Dylan. Venerdì 7, Marco Bova, giornalista d’inchiesta, con il suo libro Matteo Messina Denaro latitante di Stato; Michelangelo Iossa, giornalista e scrittore con la sua biografia su Rino Gaetano con musiche di Rino Gaetano a cura di Luca Raimondi e la Piccola Underground Orchestra. Sabato 8 luglio, Enza Alfano, scrittrice e giornalista del Corriere del Mezzogiorno, con Perché ti ho perduto, edito da Perrone Editore, dal suo romanzo è stato realizzato un film per Rai1 con la regia di Roberto Faenza. Loretta Santini, Editrice Elliot, e Laura Pezzino, Vanity Fair, a presentare il Premio Strega Giovani 2023, Come D’Aria, di Ada D’Adamo. Già Premio Mondello, Premio Flaiano e in corsa per il Premio Strega. Peppe Millanta, con il suo nuovo romanzo Cronache da Dinterbild edito da Neo Edizioni, accompagnato dalla sua chitarra e fisarmonica con musiche sudamericane. Elena Mearini, autrice e poetessa, con Corpo a corpo, edito da Arkadia Editore e Micol Sarfatti, giornalista di Sette Il Corriere e scrittrice, con Margherita Sarfatti, edito da Perrone Editore. A concludere, Michele Zatta, produttore Rai Fiction Italia e International con il suo libro Forse un altro, presentato al Premio Strega, al Premio Campiello e John Fante. Con lui l’attore Vincenzo Ferrera. A dialogare con gli autori giornalisti, scrittori e professionisti del mondo editoriale: Giovanna Frastalli giornalista, Eleonora Molisani giornalista e scrittrice, Francesco Coscioni editore, Giuseppe Ritucci giornalista. Stefano Redaelli docente e scrittore, Laura Pezzino giornalista Vanity Fair, Anna Maria Riva ufficio stampa agenzia Comunica Valore (editoria), Peppe Millanta scrittore e Micol Sarfatti giornalista per Sette Il Corriere. «Un ringraziamento alla Cooperativa Archeologia gestore dei Musei Civici, al Fai Giovani di Vasto e ai volontari che hanno scelto di esserci», conclude l’organizzazione.
Il link alla segnalazione su Chiaro Quotidiano: http://bitly.ws/LhZm
VASTO – “Prende il via il Festival Vasto d’Autore nei giorni 6, 7, 8 e 9 luglio nei Giardini di Palazzo d’Avalos con un programma ricco di nomi di rilievo del mondo della cultura, del giornalismo d’inchiesta e della narrazione. Accompagnati dalla musica.Dopo l’importante anteprima e il grande consenso di pubblico ricevuto con il procuratore della Repubblica del Tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri e Sabina Guzzanti, quindici autori, tre per ogni sera a dialogare con il pubblico in una formula coinvolgente. Ogni serata vedrà la conclusione in una breve performance musicale.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL 6 -7- 8- 9 luglio dalle 20.45 Ingresso Libero.
Ad aprire giovedì 6 luglio sarà Antonella Presutti, scrittrice e docente, con Il Rianimatore, edito da Arkadia. Carola Carulli, giornalista del TG2 e scrittrice, con Tutto il bene tutto il male, Salani Editore, Alessio Romano e Christian Carano “La Compagnia della polvere con La storia segreta della Beat Generation” in un concerto tributo con le musiche di Bob Dylan.
Venerdì 7, Marco Bova, giornalista d’inchiesta, con il suo libro su Matteo Messina Denaro latitante di Stato, Michelangelo Iossa, giornalista e scrittore con la sua biografia su Rino Gaetano. Con musiche di Rino Gaetano a cura di Luca Raimondi e la Piccola Underground Orchestra.
Sabato 8 luglio, Enza Alfano, scrittrice e giornalista del Corriere del Mezzogiorno, con Perché ti ho perduto, edito da Perrone Editore – dal suo romanzo è stato realizzato un film per Rai1 con la regia di Roberto Faenza.
Loretta Santini, Editrice Elliot, e Laura Pezzino, Vanity Fair, a presentare il Premio Strega Giovani 2023, Come D’Aria, di Ada D’Adamo. Già Premio Mondello, Premio Flaiano e in corsa per il Premio Strega.
Peppe Millanta, con il suo nuovo romanzo Cronache da Dinterbild edito da Neo Edizioni, accompagnato dalla sua chitarra e fisarmonica con musiche sudamericane.
Elena Mearini, autrice e poetessa, con Corpo a corpo, edito da Arkadia Editore e Micol Sarfatti, giornalista di Sette Il Corriere e scrittrice, con Margherita Sarfatti edito da Perrone Editore. A concludere, Michele Zatta, produttore Rai Fiction Italia e International con il suo libro Forse un altro, presentato al Premio Strega, al Premio Campiello e John Fante. Con lui l’attore Vincenzo Ferrera.
A dialogare con gli autori giornalisti, scrittori e professionisti del mondo editoriale:
Giovanna Frastalli, giornalista, Eleonora Molisani, giornalista e scrittrice, Francesco Coscioni, editore, Giuseppe Ritucci, giornalista. Stefano Redaelli, docente e scrittore, Laura Pezzino, giornalista Vanity Fair, Anna Maria Riva, ufficio stampa agenzia Comunica Valore (editoria), Peppe Millanta, scrittore, e Micol Sarfatti, giornalista per Sette Il Corriere.
Un ringraziamento alla Cooperativa Archeologia gestore dei Musei Civici, il Fai Giovani di Vasto e i volontari che hanno scelto di esserci”.
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“Forse un altro” non è un libro inquadrabile nei vari generi adesso in voga, perché li sconquassa tutti con la perizia di chi conosce bene la narrazione.
«Immagina di svegliarti di soprassalto in una vettura di seconda mano guidata a folle velocità da uno scontroso sconosciuto lungo una ripida mulattiera.
Non conosci il guidatore, non sai perché sei lì, ignori verso dove sei diretto.
L’unica certezza è che il viaggio rischia di risultare molto breve e assai doloroso».
Forse un altro, uscito per Arkadia, è il primo romanzo di Michele Zatta, dirigente Rai. La vicenda è narrata in prima persona da Mike Raft, che troviamo subito alle prese con un sogno. Chrissie, la donna della sua vita, la persona con cui ha vissuto la relazione che ha dato un senso ai suoi giorni, si è materializzata nel suo appartamento. Il problema è che con Chrissie è ormai finita da un pezzo e se i sogni ci rivelano molto del nostro inconscio, Mike è convinto di non avere molte più chances con lei. Quando la scena svanisce e lui crede di essere rimasto solo, compaiono figure allineate che rappresentano i suoi pensieri. E non sono pensieri rassicuranti: «Ossequi, mio signore, sono il pensiero del tuo fallimento sentimentale. Ti accompagno fedelmente da 9 mesi e 17 giorni, ma già prima albergavo nel tuo animo come paura recondita. Sono il tuo prediletto e infatti non ti separi mai da me neanche quando dormi».
Questo libro non è inquadrabile nei vari generi adesso in voga, perché li sconquassa tutti con la perizia di chi conosce bene la narrazione. Riesce a tenerci col fiato sospeso e non solo per l’atmosfera lynchiana di alcuni passaggi o per lo humor che ricorda Woody Allen, ma soprattutto perché restiamo avvinghiati alle vicende di quest’uomo che decide di porre fine alla sua vita, dopo averne accertato alcuni non-sense. Ma attenzione: questo non è nemmeno un libro sul suicidio, tant’è che appena Mike si butta dal quarto piano, si imbatte nella Vita – e non nella Morte – come sua interlocutrice privilegiata. Una figura particolare, che fuma, lancia occhiate poco cordiali, beve Margarita, prodiga sorrisi e ricorda con una malinconia struggente. Un libro con punte esilaranti, divertente e interessante per tutti, ma utilissimo per chi non sa cogliere l’attimo, chi non sa gioire dei piccoli istanti di felicità, per chi si consuma morendo lentamente. Poi c’è qualcosa di imprevisto, dentro. Una contaminazione con le fiabe che assurge anche a osservazione sociologica, ma mai con fine didascalico. Ogni volta ci che entra dentro l’assurdo, è come se l’autore lo mettesse in riga con la logica dei suoi ragionamenti e la forza della dialettica socratica. Non capisco come mai la genesi di questa storia, in ogni sua forma, sia stata tanto travagliata, come raccontato con simpatia nei ringraziamenti: per me questo libro è pieno di amore, di curiosità, di passione. È un inno alla vita da parte di chi ne accetta le intrinseche contraddizioni, la parte arcana, con la saggia rassegnazione che mai la afferreremo. Scoprirete che il Limbo è pieno di sorprese e che vi aspetta un finale del tutto imprevedibile. Mentre leggevo pensavo alle parole di un autore purtroppo recentemente scomparso, parole che andrebbero scolpite in un tempio, così infatti Cormac Mc Carthy scrisse nel suo capolavoro “La strada”: «La vita è una gran cosa anche quando sembra brutta, dovremmo apprezzarla di più, essere grati. Non so a chi, ma dovremmo essere grati per ciò che abbiamo».
Marilù Oliva
Il link alla recensione su MicroMega: http://bitly.ws/Li4q