Venerdì 12 luglio, alle 20, la panchina rossa nel Parco giochi di via Marina, a Sorso, dedicata alla memoria di Zdenka Krejcikova, uccisa nel paese dall’ex compagno, e di tutte le vittime di violenza, ospiterà la presentazione del romanzo di Ruggero Roggio “L’ultima parola l’hanno scritta prima”, pubblicato da Arkadia lo scorso giugno. Ad accompagnare l’autore nella presentazione saranno il sindaco Fabrizio Demelas e il parroco di San Pantaleo don Luca Collu. «Un evento culturale – sottolinea il sindaco – che arricchirà di contenuti significativi il ricco calendario delle manifestazioni estive di Sorso». Coordina l’incontro Chiara Canu, dottore di ricerca in letteratura, con il ruolo di esplorare gli aspetti letterari del romanzo, anche avvalendosi delle animazioni della compagnia teatrale “Abbisumeu” di Agostino Pinna.”Non vince chi ha più braccia da mostrare ma chi ha più cuore”, è lo slogan scritto sulla panchina rossa antiviolenza «e perciò – spiega l’autore – ho chiesto che questo fosse lo spazio della presentazione del mio libro, quale riflessione sui temi della società patriarcale e del femminicidio. Non in forma teorica, ma, purtroppo, considerando le tragiche, concrete esperienze sofferte negli anni nel nostro territorio. Evitando che quei fatti tragici si appannino, quasi scompaiano, finendo dimenticati, mentre da queste tristi esperienze si deve avere la forza per la costruzione di una società migliore». La memoria ha il compito di ricordare i personaggi del romanzo nelle loro trasfigurazioni mentre il territorio che li accoglie è delineato con precisione: la pineta, la Riviera di Sorso, il centro commerciale costiero ormai in stato di abbandono. Nel romanzo le vittime – Zdenka Krejcikova, Vicky Dany, Andrea Satta e Alina Cossu – riemergono come dai sogni e nella finzione letteraria parlano in prima in prima persona. Una miriade di personaggi contorna e prepara i ricordi delle voci narranti, mostrando situazioni e aspetti dimenticati, nascosti, del nostro territorio. «Nessun giudizio su chi, sopraffatto da demoni indicibili si è macchiato di crimini terribili – dice l’autore. Li lascio alla coscienza dei loro incubi consapevole della paura che ho dei miei». “L’ultima parola l’hanno scritta prima” è un romanzo che provoca, sollecita la memoria collettiva chiamando la comunità al dovere del ricordo.
Il link alla segnalazione su L’Unione Sarda: https://tinyurl.com/mpjkcrab
Bellissima e sicilianissima, la prima quindicina metà del mese di luglio con i nostri consigli di lettura. Iniziamo con un amico che non dimenticheremo mai, un uomo che è oro ciò che scrive e come lo scrive. È giusto parlarne al presente perché Gianluca Vittorio non è mai morto. Giostre. Caleidoscopiche vite di G (Algra), è il suo libro postumo curato da Sara Gentile, che è sua madre, e dall’italianista Dario Stazzone, ed è il #librocopertina. Altra catanese in libreria è Roberta Castelli che torna, sempre con Frilli, con il nuovo giallo alle pendici dell’Etna Indagine sotto il vulcano, e si aggiudica il #librocontrocopertina. Pubblicato sempre dall’editore genovese è I delitti del castello. Il maresciallo Bonanno indaga a Villabosco del nisseno Roberto Mistretta, già in libreria da qualche settimana. Doppietta per NN Editore con Solvej Balle e il suo Il volume del tempo e Brian Panowich e il suo Nient’altro che ossa. Arkadia editore pubblica L’ultima parola l’hanno scritta prima di Ruggero Roggio, Oltre la porta socchiusa di Lucia Guida. Con Donne di tipo 1 di Roberta Casasole, Feltrinelli, Demoni del siciliano Lirio Abbate che ripercorre, per Rizzoli, il potere malato di Roma, e Abarat Vol.1 di Clive Barker edito da Fanucci, vi auguriamo un ottimo caldo di letture. Ritorno di grido anche per il presidente di Etnabook Cirino Cristaldi con Ousmanne Olman e per la blogger di MessinaToday Eliana Camaioni con Nostra Signora da Messina, ambedue in libreria grazie all’editore etneo Algra. Lunedì 15 luglio Armando Editore pubblica quattro volumi. Due hanno per tema i media, La TV senza la TV. La piazza globale attraverso il web di Maurizio Gianotti; e Social media: rivoluzione culturale o impoverimento sociale cognitivo? del siciliano Sebastiano Tanasi. I siculi Francesco Augello e Teresa Messina pubblicano un libro sulla violenza di genere mentre Vincenzo Mastronardi e Annasofia Gasperini parlano di errori giudiziari.
Titoli già in libreria
Cirino Cristaldi, Ousmanne Olman, Algra
2035, il mondo è sconvolto dai cambiamenti climatici. Il mare ha inghiottito il 14% delle terre emerse. Adesso il monopolio energetico globale è della Suntech e il giovane giornalista Ousmanne Olman è convinto che questi avvenimenti non siano casuali. Così, ha inizio un’incredibile sequenza di eventi che lo porteranno a conoscere la “verità”, tra azione, sangue e amore.
Eliana Camaioni, Nostra Signora da Messina, Algra
Il furto di una Madonna Nera di fattura antichissima dai sotterranei del Louvre sarà l’inizio di una delicata indagine che il Sovrintendente De Blanche affiderà ad Alianna Braschi, che di quel Museo è adesso direttrice, chiedendole il massimo riserbo e di non coinvolgere la polizia. Al posto della Madonna, un biglietto con una frase sibillina, scritto dalla stessa mano che ne lascerà uno identico al Museo di Messina, sulla scrivania della stanza che era stata di Alianna, che verrà ritrovata a soqquadro assieme al cadavere del custode, il giorno di Natale.
Ma a Messina l’inchiesta si apre d’ufficio, affidata all’Ispettore Michele Maggiori, ed è un evento che ad Alianna stravolgerà la vita: al pizzino e al cadavere del custode, infatti, si aggiungerà il ritrovamento di un taccuino espressamente lasciato lì per lei da una misteriosa donna bionda, che si rivelerà essere un documento di inestimabile valore: è il diario personale che Cervantes scrisse di suo pugno, durante la convalescenza messinese, che svela importanti e segretissime informazioni esoteriche sulla Grande Madre, sulla patrona della città e sugli assetti energetici dello Stretto.
Un taccuino che scotta, ricercato da nemici importanti e spietati, disposti a uccidere pur di impedire che quei segreti possano essere rivelati.
E per la prima volta, Alianna si ritroverà da sola: non c’è più, a indagare con lei, Marco Stagnoli, col quale si è salutata per sempre. Una dolorosa decisione presa di comune accordo cinque anni prima, che aveva causato il trasferimento a Parigi di Alianna e l’addio definitivo alla propria città.
Ma sarà grazie a Luca, conosciuto in crociera, e all’eclettica Lea, che Alianna troverà supporto: da Barcellona di Spagna a Bali, passando per i sotterranei della Sagrada Familia e l’arte iniziatica di Gaudì, Alianna sarà sul punto di perdere tutto, rischiando anche la vita, a causa di un passato che tornerà con prepotenza e di pericolosi avversari che la seguiranno ovunque vada.
Con un epilogo inaspettato, Nostra Signora da Messina chiude la trilogia iniziata con Nessun Dorma e proseguita con Portami con te, regalando ai lettori un finale a sorpresa, e una Messina tutta da scoprire.
Roberto Mistretta, I delitti del castello. Il maresciallo Bonanno indaga a Villabosco, Frilli
L’estate in Sicilia è sempre un affare caldo, pregno di sudore e degli improperi a cui costringe i suoi abitanti. Ma il maresciallo Bonanno quest’anno ha già pronta la soluzione perfetta: una lunga vacanza a Siculiana, a godersi sole, salmastro e tranquillità, accompagnato dalla sua fidanzata, la bellissima assistente sociale Rosalia, e la figlia Vanessa. Ma come al solito, il destino sembra metterci lo zampino, nella forma di una troupe cinematografica: nel castello di Villabosco, cittadina medievale sui Monti Sicani, si girerà Amore temerario, un film che porterà nelle sale cinematografiche la tragica storia d’amore della principessa Costanza e del prode Andrea andato a guerreggiare. Bonanno, in quanto comandante del Nucleo Operativo dell’Arma, è incaricato di garantire la sicurezza di tutta la troupe e specialmente della meravigliosa attrice protagonista, Tania Tanasi, da tutti conosciuta come la dea. Il maresciallo deve rinunciare alla sospirata villeggiatura a Siculiana, dove lo aspettavano Rosalia e Vanessa, in un momento molto delicato: l’assistente sociale infatti si ritrova alle prese con gravosi problemi familiari, su cui si allunga l’ombra di una forza oscura che da sempre tiene stretta in una morsa soffocante l’isola. Proprio quando le riprese sono ultimate e Bonanno può ricongiungersi con le sue donne, il telefono squilla nella notte e una mano assassina lascia una scia di sangue tra la troupe. Qualcuno, sottovoce, richiama vecchie truvatura e antiche leggende che ancora aleggiano nelle oscure sale del castello e non vogliono essere disvelate, ma lo sbirrume di Bonanno sa che le storie non uccidono, sono gli uomini a farlo. Ancora una volta però nulla è come appare e ogni omicidio ne porterà un altro. Sarà proprio nelle antiche sale del castello, ricche di storie e segreti, che si svolgerà la nuova indagine del maresciallo Bonanno che, affiancato dai suoi fidati aiutanti, il brigadiere capo Attilio Steppani e il carabiniere scelto Giovanpaolo Cacici, dovrà farsi strada tra una serie di delitti sempre più sanguinosi e personaggi il cui volto non è mai esattamente come appare.
Ruggero Roggio, L’ultima parola l’hanno scritta prima, Arkadia
Quali sono i ragionamenti che un uomo elabora incrociando gli sguardi di altre persone? E cosa potranno pensare, di lui, gli uomini e le donne che gli capita di scrutare nel profondo dell’animo? Quali possono essere le sintesi che nasceranno da spezzoni di vita così diversi? Nel suo cammino il protagonista entrerà in contatto con una varia umanità – il professore, il vecchio, la badante, la casalinga, l’immigrato – e di ognuno di loro si formerà un’immagine, una storia, magari assolutamente diversa da quella reale. A tutto questo si aggiungerà la vicenda umana di una ragazza cieca, incapace di dare un senso compiuto alla propria vita, sempre alla ricerca di un riscontro all’inestinguibile desiderio di una prospettiva che le porti felicità e stabilità. Nello scorrere delle pagine di questo romanzi a incastri, in cui si ritrovano i temi centrali dell’esistenza, si sovrappongono quadri stilistici ed emozioni, in una composizione non comune, capaci di dipingere un’atmosfera a tratti onirica e a volte sognatrice.
Clive Barker, Abarat, Fanucci
Clive Barker ci regala una storia sulla lotta tra bene e male, luce e oscurità, una battaglia epica piena di magia e avventura, un fantasy dalle tinte dark. Primo di una trilogia. “Abarat è una creazione intrigante, che merita di essere paragonata a Oz. Il regista e scrittore Clive Barker ha creato una fantasmagoria assoluta, governata dalla logica dei sogni… Con due sequel già annunciati, molti lettori, come Candy, vorranno ‘affidarsi a Mama Izabella’ per essere portati in un posto dove valga la pena di viaggiare.”
Scrive Kirkus sul School Library Journal: “Nonostante una calma tutt’altro che credibile, quasi soprannaturale, di fronte alle situazioni più bizzarre, Candy è un’ottima protagonista, che mostra forza, vulnerabilità e la mancanza della forzata spavalderia di alcune eroine avventurose. Questo primo libro della serie getta le basi per quella che sarà sicuramente un’avventura epica e avvincente”.
Roberta Casasole, Donne di tipo 1, Feltrinelli
«E poi ci siamo noi, le donne di Tipo 1, con Sindrome Premestruale Perenne. L’amore ci sussurra all’orecchio dolci parole e noi gli gridiamo che non c’è campo. Donne che non hanno sbalzi di umore, perché sono sempre di pessimo umore. Noi siamo le elette»
Giovanna J. Giò è una donna di straordinaria bellezza e micidiale crudeltà. Ritiene di essere affetta da Sindrome Premestruale Perenne di tipo 1, patologia che la porta a disprezzare chiunque. Se infatti le donne di tipo 3, per via degli estrogeni sono ben disposte nei confronti del genere umano e degli uomini in particolare, e le donne di tipo 2 tengono a bada il disordine ormonale con shopping compulsivo e pinte di prosecco, le donne di tipo 1 – ceppo al quale appartiene Giovanna – non hanno sbalzi di umore, perché sono sempre di pessimo umore. La loro è, per l’appunto, una sindrome premestruale perenne. A intervalli regolari, Giovanna scrive lettere infuocate all’Inps perché questa “malattia” venga riconosciuta come invalidante: in tal modo lei potrebbe ricevere un assegno mensile, trascorrere il tempo leggendo i capolavori incompresi della letteratura americana e lasciare il suo posto di dottoranda mal pagata in un’università romana. Giovanna ha infatti due nemici giurati: il mondo intero e il professor Enrico Mazzetti. A 78 anni suonati, Mazzetti non vuole mollare la cattedra malgrado non sappia distinguere Bukowski da John Fante, per il quale Giovanna nutre un amore incondizionato e a cui racconta dentro di sé i propri piani di distruzione e di rinascita.
Libro copertina (e prima nazionale), Giostre. Caleidoscopiche vite di G di Gianluca Vittorio, a cura di Sara Gentile e Dario Stazzone, Algra
Gianluca Vittorio era un gigante, di stazza fisica certamente ma di cultura soprattutto. Un uomo che amava la lettura e scriveva divinamente. Al talento di Vittorio, tre volte in antologie con Morellini, e una volta in solitaria con Algra e sempre con Morellini in un e-book, va il nostro ricordo. Ma non solo. Nel luglio 2016 Gianluca viene scelto da una popolare birra al fine di scrivere mini racconti da applicare nell’etichetta della bottiglia così da poter leggere durante un rinfresco.
“Giostre” è un volume postumo, curato dalla mamma di Gianluca, Sara Gentile che il 5 luglio per l’apertura del cartellone di “Battiati estate 2024” dialogherà con il giornalista e scrittore Giovanni Coppola, in anteprima nazionale. L’evento sarà seguito dal concerto del Sicily Latin Jazz Quintet.
Non diciamo “ciao”, per lo scrittore Gianluca Vittorio è sempre un arrivederci e vi omaggiamo il nostro blog di tre anni fa, quando Gianluca scomparve.
Libro controcopertina, Indagine sotto il vulcano di Roberta Castelli, Frilli
Nella vibrante atmosfera di una Catania vestita a festa, i fratelli Cannizzo, Luigi e Giovanni, decidono di andare a pesca e prendono il largo, con l’intento di rientrare in mattinata. La notte promette bene, il mare è calmo e il cielo sfoggia uno splendido tappeto di stelle. Tuttavia, il destino ha in serbo per loro un evento che gli cambierà irrimediabilmente la vita. Nel frattempo, Mariolina e Manfredi, afflitti dall’insonnia, optano per una lunga passeggiata che li conduce fino al porto. Proprio lì, rinvengono un uomo dal volto tumefatto che giace in bilico tra la vita e la morte. Non ha con sé documenti e il viso sfigurato lo rende irriconoscibile. Ma non è l’unico mistero che la notte si porta dietro. Luigi e Giovanni Cannizzo, infatti, non rientrano come previsto e di loro si perdono le tracce. L’indagine che segue cade sulle spalle dell’ispettore Nicola Romano, desideroso di risolvere il caso per dimostrare a tutti il suo valore; specialmente alla bella Adele, medico legale e appassionata amante. In cerca di aiuto, si rivolge a Manfredi che, affiancato da Mariolina, si impegna a fondo per scoprire la verità dietro lo strano ritrovamento e la sparizione dei due pescatori. Mentre i giorni passano e le certezze vacillano, i protagonisti vivono immersi in una storia che scuote le fondamenta delle loro esistenze. Catania, con la sua imponente bellezza, regala meraviglia a un’inquietante vicenda dalle tinte noir.
Le uscite di venerdì 5 luglio
Solvej Balle, Il volume del tempo, NN Editore
“Abbiamo parlato all’infinito, Henry D. e io. Perdiamo la voce, le nostre corde vocali si stancano, facciamo pause, ci separiamo, e quando ci rivediamo la conversazione può continuare. Non è necessario ripetere, perché nessuno di noi due dimentica tutto durante la notte”
Per Tara Selter è il 18 novembre da 1144 giorni. Tutto si resetta prima dell’alba, senza che nessun altro se ne accorga. Fino a quando Tara non incontra Henry D., bloccato come lei nel 18 novembre. Non è più sola, e questo la riempie di rinnovata speranza. I due vivono insieme per un periodo, poi si dividono per tornare dalle proprie famiglie di cui soffrono irrimediabilmente la mancanza. Ma per Tara vivere col marito Thomas è sempre più difficile, stargli accanto non vuol dire condividere davvero ciò che le sta succedendo e può solo acuire la nostalgia. Intanto, però, Tara riceve la visita inaspettata di altre persone come lei e la loro presenza la convince a guardare la rottura del tempo in modo diverso, e ad assumersi il compito di migliorare il mondo che sta cadendo a pezzi. Nel terzo capitolo della saga, Solvej Balle racconta l’incontro con l’altro, con gli altri, che può portare a inattesi cambi di prospettiva sulla vita. Perché forse un eterno presente non è una trappola ma un miracolo, un’occasione di conoscenza e salvezza, un’opportunità unica per compiere il bene.
Le uscite di martedì 9 luglio
Lirio Abbate, Demoni, Rizzoli
«La nostra storia, come tutte le storie che si rispettino, ha un protagonista e un avversario. Solo che in questo caso non ci sono eroi, sono tutti cattivi, tutti “brutti forte” – come li definisce Massimo Carminati. Sono demoni»
Roma brucia, potrebbe essere questo un titolo alternativo per l’inchiesta di Lirio Abbate sulla nuova mappa del potere criminale nella Capitale. Un incendio che cova da tempo sotto le ceneri di un equilibrio malavitoso complesso e precario, divampato sulle pagine di cronaca con l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, Diabolik, nell’agosto del 2019. A cinque anni di distanza, Abbate ricostruisce, carte alla mano, la dinamica dello scontro di potere che ha portato a quel «morto ammazzato», individua le forze in campo, dai nuovi e feroci clan albanesi alle storiche famiglie affiliate alla camorra che a Roma hanno un ruolo centrale da decenni. Così, passando al setaccio documenti processuali, intercettazioni telefoniche e ambientali, chat decriptate, emerge il quadro di un fronte criminale violento e spietato, alimentato da un fiume sempre in piena, quello del traffico di droga; un fronte che dispone di eserciti e falangi pronti a uccidere e torturare per segnare il territorio, vendicarsi, conquistare un posto al tavolo di chi comanda davvero. Tra vecchie e nuove conoscenze della storia criminale romana, Lirio Abbate, con la tenacia del cronista vecchia maniera e la vivacità del grande narratore, isola il fermo-immagine di una guerra in corso nelle strade della Capitale. Restituisce un nome e un volto ai protagonisti di questo scontro, ai demoni che infestano Roma.
Le uscite di venerdì 12 luglio
Lucia Guida, Oltre la porta socchiusa, Arkadia
Alice Bellucci, impiegata quarantenne single, viene coinvolta in un grave incidente automobilistico che le causa una perdita parziale della memoria. Quasi contemporaneamente viene licenziata così da essere costretta a ripensare completamente la propria vita. Al suo recupero psicofisico partecipano la sorella, il cognato e il nipote che diventano autentici punti di riferimento. E poi arrivano Carlo, affascinante e sfuggente, con cui intrattiene un’amicizia platonica destinata in breve tempo a esaurirsi, e Paride, imprigionato in un rapporto sentimentale disfunzionale con una donna impegnata e anche lui alla ricerca di un baricentro affettivo più stabile. Sebbene nessuno dei due desideri ulteriori coinvolgimenti emotivi, tra loro nasce una forte intesa. Ma le ambiguità che galleggiano sullo sfondo della relazione presto la inquinano irreversibilmente. Alice si ritrova ancora una volta sola e alla ricerca di una stabilità economica oltre che affettiva. Un romanzo sulla vita, sulla ricerca del proprio destino e della felicità in un mondo spesso contrario e nemico.
Brian Panowich, Nient’altro che ossa, NN Editore
«La vita quassù non è per tutti. Queste montagne? Questa terra? Non è solo roccia e suolo. È una cosa viva, che respira. E quando ha fame? Mangia la carne tenera e non lascia nient’altro che ossa. Figlio, ci sono ossa su tutta questa montagna, intorno a te, fino a dove riesci a vedere. Probabilmente sottoterra ci sono più ossa che vermi. Diavolo, persino quelli nati e cresciuti qui si ritrovano nelle fauci della bestia. È la vita»
Nelson “Nails” McKenna è solo un ragazzino quando, quasi senza volerlo, diventa uno scagnozzo di Gareth Burroughs, il temuto boss che alla fine degli anni Ottanta controlla il territorio di Bull Mountain. Dieci anni dopo, Nails aggredisce uno sconosciuto in un bar per soccorrere una ragazza. L’uomo muore, e ci sono troppi testimoni perché Nails possa scampare alla legge. Gareth quindi lo costringe a fuggire in Florida, per ricominciare da zero. Mentre viaggia verso un destino incerto, la storia di Nails si intreccia con quella di Dallas, la ragazza che ha difeso: come Bonnie e Clyde, i due scappano insieme, e lui riscopre in sé un sentimento che credeva perduto. Ma lasciarsi alle spalle Bull Mountain è impossibile: lo sa bene anche Clayton, figlio di Gareth, che parte in cerca dell’amico Nails nel timore che il padre lo abbia condannato a morte certa, sacrificandolo pur di conservare intatto il suo potere sulla montagna. Nient’altro che ossa è un romanzo dal ritmo serrato che racconta le origini del clan della famiglia Burroughs, già protagonista di Bull Mountain e Come leoni. Brian Panowich torna con un crime ricco di colpi di scena, e celebra la forza dei legami che si scelgono, quelli capaci di prevalere sul sangue, abbattere i pregiudizi e aprire la strada a una nuova libertà.
Le uscite di lunedì 15 luglio
Maurizio Gianotti, La tv senza la tv. La piazza globale attraverso il web, Armando Editore
La tv al tempo del web 2.0 racconta gli esperimenti che, a partire dai primi anni 2000, Maurizio Gianotti ha fatto per realizzare programmi televisivi in diretta attraverso il web. Per molto tempo c’è stata diffidenza. Poi con la pandemia c’è stato un grande cambiamento. Bloccati in casa dal lockdown molti, per continuare a realizzare programmi, si sono dovuti collegare dalle proprie abitazioni. È arrivata così la sinergia tra tv e web.
Sebastiano Tanasi, Social media: rivoluzione culturale o impoverimento sociale cognitivo?, Armando Editore
Nel testo viene indagata la realtà dell’informazione attraverso i social network analizzando l’evoluzione del fact checking ma mettendo in luce anche potenziali effetti collaterali della democrazia social. Il “lettore modello”, coincide totalmente con la sua controparte social? Più informazione si traduce necessariamente in più conoscenza?
Francesco Augello e Teresa Messina, Crisalide. Dentro la violenza di genere, Armando Editore
Un’indagine a tutto campo sul femminicidio, frutto della collaborazione di due autori che intrecciano analisi storica, giuridica, sociologica e psicologica. Con un approccio multidisciplinare, il volume svela le radici culturali e le dinamiche mentali della violenza di genere.
Vincenzo Mastronardi e Annasofia Gasperini, Errori e pregiudizi in ambito giudiziario, Armando Editore
Il libro, avvalendosi del contributo di molti magistrati (tra cui Luigi Lanza, Ferdinando Imposimato, Paola Di Nicola Travaglini, Alberto Cianfarini…) analizza gli errori di valutazione decisionale legati al pregiudizio e mira a far prendere consapevolezza di esso nell’attuazione di strategie di mediazione penale e di giustizia riparativa.
Salvatore Massimo Fazio
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Per decenni della nostra vita, noi che abbiamo qualche anno alle spalle, abbiamo visto avvolto in una leggera fuliggine il mondo trasmessoci dallo schermo televisivo. Era un mondo dai contorni indefiniti, dalle sagome incerte, erano luoghi e persone confuse in una vaga nebbiolina.
Poi sono arrivate le alte definizioni, poi i 4K e gli 8K e di immaginario non è rimasto più nulla, se non l’inevitabile nostalgia – noi che abbiamo qualche anno alle spalle – e il desiderio di cercare quei reperti audiovisivi in vecchi filmati repertati su RaiStoria o Youtube. Il Re delle api, ultimo e bellissimo romanzo di Ruggero Roggio, uscito a luglio per Arkadia, è un racconto scolpito sulla pagina ad altissima definizione: ogni dettaglio è nitido, nel materiale degli oggetti che lo compongono e nel metafisico di pensieri, intenzioni, auspici.
Perché in altissima definizione è la scrittura colta, alta di poesia, di Gero, che nei movimenti armonici delle donne in sovrappeso vede l’eleganza delle mante oceaniche: l’autore è uomo di libri e conseguentemente di estesi interessi, capace di svariare su ampi fronti di linguaggio, dal lessico marinaro all’apicoltura ai neologismi della telematica. Eppure, pur con queste screziature e nella soppesata ricerca delle parole, Il Re delle api detiene anche il fascino delle vecchie immagini archiviate prima dell’avvento dell’alta definizione.
Sospeso tra vecchio e nuovo: come il ministro, riuscitissimo personaggio dal cui passato emerge l’utopia indipendentista, l’assalto in gommone a Malu Entu, la figura debordante di Doddore Meloni che scolorisce nel presente di una vita ai domiciliari, nelle comunicazioni via mail e social. Il paese della Sardegna rappresentato nel clamore della festa patronale, l’isolotto che nel sogno del ministro fugge alla deriva, l’interminabile partita a scacchi con la mossa settimanale alle tredici del sabato, il rumeno o forse macedone o forse kosovaro Aurelian mungitore di capre e la sorella Costela api cultrice, staccato e senza trattino, rappresentano l’onirica di un villaggio fellininano, anche se Roggio cita Bertolucci, tra i suoi ispiratori.
Zenia, bellissima e misteriosa, l’ho immaginata ancheggiare sul lastricato di Piazza Risorgimento, accolta dal silenzio ammirato dei vecchi accrocchiati attorno all’olivastro, avvicinata in sfacciati tentativi di abbordaggio da uno dei vitelloni trentenni dotati di auto sportiva da genitori munifici.
E l’ho immaginata anche respingere le avances per tornare ad abbracciare Boreal e Marisol e a confezionare conserve nel suo B&B.
Tutto questo mondo ruota attorno al Re delle api. Dicono che le api indichino il resistere della Vita.
Appunto.
(Ho scritto questa recensione alla vigilia di Natale perché, se aveste dubbi sugli ultimi regali, Il Re delle api di Ruggero Roggio è un bellissimo pensiero adatto a destinatari di tutte le età).
Francesco Giorgioni
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Nato a Sorso, ha scritto sempre e nei vari registri che la scrittura consente. Qualcosa ha pubblicato: Sisifo e lo scarabeo (Tre B+Z), Stirare sinché posso (Condaghes), È il blu il colore che ti sta meglio (Nofrontiere), Aìfon, aìpad, éffèbì. Sciugarrey (Soter), Raccolta differenziata (Soter), Alla cassa del supermarket, in fila, all’ora di chiusura (Visuality Publishing), Il Re delle api e L’ultima parola l’hanno scritta prima (Arkadia). Un suo racconto è stato pubblicato nel libro Quarantanove racconti belli ed uno no (Ellin Selae). Suoi interventi sono apparsi su “La Nuova Sardegna”, “Società Sarda”, “Biblioteche Oggi”, “Sfoglialibro”, “Intraprendere”. Con il racconto AU6 è stato tra i vincitori di Lapis in Gurgos a Orosei. Pensa di scrivere del nonno che nel 1925 ha convinto la nonna a far nascere sua madre a Rodi.