Nuoro La speranza ultima era una soltanto: che Napoleone Bonaparte accettasse di liberare la Sardegna dal feudalesimo mantenuto in vita dal governo sabaudo, tenendo a battesimo, di contro, «una repubblica sarda sotto la protezione della Francia» sottolinea Adriana Valenti Sabouret. Scrittrice, storica, tra i massimi esperti di un capitolo tanto affascinante quanto ancora trascurato: quello dei sardi che, tra la fine del Settecento e l’Ottocento furono coinvolti nei moti rivoluzionari e nei grandi cambiamenti politici d’Oltralpe. Sì, perché non c’è soltanto Giovanni Maria Angioy, che pure è noto ai più, ma ci sono anche tanti altri sardi che lottarono nel Vecchio continente per l’uguaglianza sociale e il progresso dell’isola. I personaggi sardi che hanno contribuito a cambiare il volto dell’Europa sono davvero una miriade, tutti meritevoli di studio e di attenzione. Sono i “Rivoluzionari sardi in Francia”, questo il titolo della nuova fatica letteraria di Adriana Valenti Sabouret, già autrice di diversi contributi preziosi alla ricostruzione delle vicende storiche dei sardi e della Sardegna. Pubblicato lo scorso dicembre dall’editore cagliaritano Arkadia (collana: Historica), questo nuovo libro sarà al centro dei riflettori questa sera (martedì 22 aprile 2025) in città, da dove partirà in un tour di sei tappe. L’appuntamento di Nuoro, voluto dall’Ans, l’Assemblea natzionale sarda, in occasione di “Sa die de sa Sardigna”, cui seguiranno Santu Lussurgiu (domani), Aritzo (il 24 aprile), Sassari (il 28 aprile), Carbonia (il 29 aprile) e Serramanna (il 30 aprile), si terrà allo Spazio Ilisso, in via Brofferio (dalle 18,30), in collaborazione con l’Associazione folkloristica Santu Pedru: per l’occasione l’autrice Adriana Valenti Sabouret dialogherà con Omar Onnis. Forte di preziose fonti consultate direttamente, ma soprattutto di nuovi documenti ritrovati dopo lunghe ricerche, il saggio apre con un approfondimento illuminante e inedito. Tutto comincia con un memoriale «che abbiamo rinvenuto presso gli Archives du département du Rhône et de la métropole de Lyon, a Lione, in Francia» svela la stessa Valenti Sabouret. Un documento apparso tra gli incartamenti «del cardinale Joseph Fesch, arcivescovo della stessa città e zio di Napoleone Bonaparte». Uno scritto che «contribuisce a focalizzare la figura di Francesco Sanna Corda stimolando nuove considerazioni che arricchiscono gli studi già realizzati da non pochi storici». «Si tratta di un progetto di sbarco in Sardegna firmato François Louis Corda, Francesco Luigi Corda, nome francesizzato riconducibile a Francesco Sanna Corda, parroco di Torralba, figura non secondaria della Sarda rivoluzione (1793-1796): egli, evidentemente, correva molti rischi redigendolo ed esponendosi alle persecuzioni operate dai Savoia nei confronti di coloro che si opponevano al loro dominio. D’altra parte, francesizzare il proprio nome equivaleva a integrarsi nella cultura e nella società francese e a dimostrare di farne parte come un qualsiasi citoyen» sottolinea ancora Adriana Valenti Sabouret. Centrali, in queste vicende, sono le figure di Francesco Cillocco, Gioacchino Mundula, Michele Obino… non mancano, tuttavia, i personaggi non sardi ma comunque strettamente connessi alle vicende degli esuli isolani, evidenzia nella presentazione del saggio Omar Onnis, «dalla stessa Letizia Ramolino Bonaparte a Antoine Coffin (già console francese a Cagliari) e a Joseph Fesch (ecclesiastico di spicco nella Francia napoleonica)». «La ricostruzione del loro ruolo nelle vicende sarde arricchisce il quadro e ne precisa la complessa articolazione, restituendoci la vivacità di quegli anni».
Luciano Piras
L’articolo su La Nuova Sardegna
Giornalista, presidente del Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, editore e autore di saggi sul mondo arabo e sul
Medio Oriente, ha seguito in particolare le vicende della guerra in Siria, a capo di numerose missioni giornalistiche, e del movimento politico sciita Hezbollah in Libano. Ha curato i volumi Syria. Quello che i media non dicono (2013) e Middle East. Le politiche nel Mediterraneo, sullo sfondo della guerra in Siria (2014). È coautore dei saggi Lebanon. Reportage dal cuore della resistenza libanese (2012) e Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio (2015), tutti editi da Arkadia. Ha collaborato alla pubblicazione di volumi dedicati ai temi del lavoro, dell’economia, dell’impresa e dello sviluppo locale. Scrive per la rivista di politica internazionale “Spondasud” ed è direttore responsabile delle testate giornalistiche Matex Tv e BlueZone News.
È un saggio, ma appassiona come un romanzo Rivoluzionari sardi in Francia. Personaggi e documenti, l’ultima fatica di Adriana Valenti Sabouret, autrice poliedrica e versatile, una siciliana trapiantata a Parigi che ha saputo coniugare la passione che naturalmente scaturisce dalle sue origini con una ricerca storica attenta e analitica delle pulsioni che origina la Storia.
Adriana Valenti Sabouret nel 2019 esordisce in Francia con il romanzo Le rêve d’Honoré, ma è con Arkadia editore che trova la sua casa naturale; dalla sua isola orizzontale, la Sicilia, passando per Parigi, arriva nell’isola verticale, la Sardegna. Ed è con Arkadia editore che pubblica i suoi romanzi più importanti: nel 2021 Madame Dupont; nel 2023 La ragazza dell’Opéra e nel 2024 Le nobili sorelle Angioy. Con Rivoluzionari sardi in Francia, uscito a dicembre del 2024 sempre con Arkadia editore, collana Historica, Adriana Valenti Sabouret, attraverso un lavoro di ricerca storica, utilizzando a volte fonti inedite, ci offre un tributo all’“isola verticale”, a quella Sardegna che ha saputo dare tanto alla storia passata e a quella presente e che non sempre ha ricevuto altrettanta generosità. Come si legge nella presentazione al saggio di Omar Omnis, Rivoluzionari sardi in Francia consente di collocare con più precisione, potremmo dire con una calibrata ricerca storica chirurgica, la Sardegna nello scenario europeo. “Ci offre uno spaccato del fermento ideale che muoveva queste persone e getta luce sulla complicata dialettica tra le personali convinzioni, le scelte fatte o non fatte, le conseguenze delle medesime e gli obiettivi dei loro interlocutori.”
In un’Europa a cavallo tra la fine del Settecento e i primi anni di un Ottocento inquieto, teatro di sconvolgimenti politici, guerre e rivoluzioni che muteranno per sempre il volto e il futuro del Vecchio continente, il saggio di Adriana Valenti Sabouret ci offre uno strumento prezioso di analisi del “passato” come un monito a questo nostro “presente” altrettanto e profondamente segnato da incertezze e paure, ma anche dalla necessità assoluta di prendere posizione.
La figura, in Rivoluzionari sardi in Francia, di Giovanni Maria Angioy in questa ottica è emblematica. Figlio della piccola nobiltà terriera sarda, si pose a capo di un movimento che reclamava per la sua “isola” uguaglianza sociale e progresso. E non ha molta importanza che nel 1796 il movimento venne sconfitto e Angioy esiliato, poiché sapientemente Adriana Valenti Sabouret riesce a dare nuova luce alla figura di Angioy, alla capacità che è solo dei grandi, di riuscire a tramandare quei valori fondamentali, essenziali alla crescita culturale, intellettuale, valori nei quali hanno creduto fermamente e che ancora oggi risultano vivi.
Maria Caterina Prezioso
La recensione su SoloLibri
Fughe rocambolesche, connivenze insospettabili, segreti mai rivelati. La vicenda che ha visto come protagonisti gerarchi e scagnozzi del Terzo Reich, all’indomani della sconfitta subita alla fine della Seconda guerra mondiale, con la conseguente fuga dalla Germania occupata, ha per certi versi tratti grotteschi e quasi paradossali. In questo saggio divulgativo, basato sulle ultime e più recenti ricerche storiche, Mauro Tonino indaga sul fenomeno generale che ha portato molti esponenti di primo livello, e ancor più numerosi gregari del regime, ad approntarsi un dorato esilio, complici istituzioni, governi, uomini di potere che a vario titolo hanno permesso che questo accadesse. Soffermandosi su diversi casi in particolare l’autore descrive in modo efficace e ricco di risvolti un capitolo della storia recente in buona parte ancora da studiare e approfondire.
Mauro Tonino è stato sindacalista di livello regionale e nazionale, animatore e presidente di circoli culturali. Come appassionato ricercatore ha curato, per un’emittente televisiva del Nord-est, un lungo ciclo di approfondimenti storici sulle vicende del confine orientale (1943-1945). Ha pubblicato i romanzi Legami di Sangue (2010), Rossa terra (2013), Il segreto di Bertrand de Saint Geniès (2021), Notturno con Mussolini. Dialoghi politicamente scorretti sul Ventennio e l’Italia del nuovo millennio (2022), Ritorno a Cuccana (2022) e la raccolta di racconti su satira e rapporto con il potere Il presidente va sulla Luna (2011). Sul versante della saggistica è autore di Italiani dimenticati. Viaggio nei drammi del Confine Orientale (2021), Nazismo esoterico. Il lato oscuro del III Reich. Dal Santo Graal all’Ultima Thule (2023) e Stragi nascoste. Tra occultamenti, Ragion di Stato e interessi internazionali (2024). È coautore de Il prezzo del lavoro (2014), Il sistema periferico. L’Unione Europea tra sprechi, imposizioni e omologazione (2019) e di Storie Spezzate. L’Italia al tempo del Coronavirus (2020). È presente con vari racconti in diverse antologie di premi letterari.
La segnalazione su La biblioteca di Sergio Albertini
CAGLIARI – Il libro Dentro la Siria. Dall’aggressione alla caduta di Assad. Viaggio all’interno di uno Stato mal trattato, scritto da Raimondo Schiavone (giornalista, presidente del Centro Italo Arabo e del Mediterraneo) con l’intervento di Maria Saadeh e pubblicato da Arkadia Editore, offre un’analisi approfondita del conflitto siriano e delle sue ripercussioni politiche, sociali ed economiche. Attraverso un’attenta ricostruzione storica e geopolitica, il volume si pone l’obiettivo di fornire strumenti di comprensione per un fenomeno che ha segnato profondamente il XXI secolo, coinvolgendo non solo la Siria, ma l’intero scenario internazionale. Per approfondire i temi trattati nel saggio, è in programma una presentazione venerdì 21 marzo, alle ore 18:30 nella Sala Contemporanea di Sa Manifattura a Cagliari. Interverranno l’autore Raimondo Schiavone, il giornalista Alessandro Aramu e, in collegamento speciale Maria Sadeeh, ex parlamentare siriana che racconterà la sua esperienza di donna cristiana negli anni del governo di Assad, dagli inizi della guerra fino ai giorni nostri. L’ingresso è libero. Il libro esplora il percorso della Siria dagli anni del conflitto alla situazione attuale, offrendo un punto di vista interno e dettagliato sulla crisi che ha devastato il Paese. Con uno stile diretto e documentato, l’autore affronta le dinamiche politiche, economiche e sociali che hanno contribuito a ridefinire gli equilibri della regione. La presentazione rappresenta un’opportunità di confronto sullo scenario siriano e sulle sue implicazioni geopolitiche, con particolare attenzione al ruolo dell’informazione e della diplomazia nel racconto della guerra. Grazie a una narrazione basata su fonti dirette e testimonianze, Dentro la Siria si inserisce nel dibattito contemporaneo offrendo spunti di riflessione fondamentali per chi desidera comprendere le dinamiche del Medio Oriente e il ruolo degli attori internazionali nel conflitto.
La segnalazione su Sardegna Reporter