Josh in fuga, di Olivia Crosio (Arkadia, 2024) Recensione di Marisa Salabelle
Josh in fuga, di Olivia Crosio (Arkadia, 2024) è un piccolo libro sorprendente, piacevolissimo da leggere e avvolto da un mistero che solo alla fine sarà svelato. Chi è infatti Josh, e perché, da cosa o da chi è in fuga? Di lui si sa che è un giovane di bell’aspetto, di probabili origini mediorientali, che sbuca inaspettato dalla metropolitana in una grande città con l’obiettivo dichiarato di godersi una pizza e una Coca Cola. Facile, si direbbe, ma non per Josh, che non conosce la città e le sue usanze e che, soprattutto, non ha il becco di un quattrino. Senza contare che c’è qualcuno che lo tiene sotto stretto controllo tramite gli auricolari che indossa. Inizia così una serie di avventure rocambolesche da “tutto in una notte”, una serie di incontri e di esperienze attraverso le quali il giovane impara a conoscere il mondo nel quale è stato catapultato e le persone che ci vivono, ognuna con i suoi problemi e le sue caratteristiche. C’è Christian, il tassista, con la sua fidanzata Assunta detta Puffetta, c’è l’influencer Susi Fashion dai grandi occhi azzurri privi di espressione, col marito parrucchiere alla moda e i due amatissimi figlioletti, c’è soprattutto Miranda, una barista dal carattere ruvido, scettica e disincantata, dotata di senso dell’umorismo e di battute taglienti. Si corre come forsennati, in taxi o in bicicletta, si va da un capo all’altro della città, si parla, si ascolta, tutto senza mai perdere di vista l’obiettivo: pizza e Coca per Josh. Il giovane è un tipo veramente simpatico, di mentalità aperta, disponibile all’incontro e al confronto: in ogni persona che incontra riesce a trovare qualcosa di positivo, questo però non vuol dire che sia uno di quelli a cui va bene tutto, al contrario, ha idee ben precise e tutto un suo modo di vedere la vita. Dà però a ogni persona il beneficio del dubbio, ritenendo che anche chi agisce in modo sbagliato possa essere comunque in buona fede. Tra lui e Miranda nasce una simpatia particolare, direi anzi che Miranda si è presa una bella cotta per il giovanotto dai capelli ricci e il colorito olivastro; Josh però è solo di passaggio, qualcuno lo marca stretto, sa di dover tornare al più presto da dove è venuto. Giusto, ma da dove viene, e chi è in realtà? Olivia Crosio semina piccoli indizi che potrebbero condurre i lettori più smaliziati a indovinare l’identità del giovane misterioso: che lo si capisca in anticipo o che si aspetti la rivelazione finale, è divertente, a lettura ultimata, ripercorrere nel testo i segnali che, una volta svelato il mistero, potrebbero farti dire, già, dovevo aspettarmelo. Come in un giallo enigmistico alla Agatha Christie…
Olivia Crosio, scrittrice e traduttrice, ha il pregio di una scrittura incantevole, perfetta, briosa, che scorre come acqua fresca ma che non è mai banale né scontata. Una di quelle scritture che sembrano sgorgare quasi inconsapevolmente da una sorgente interna all’autrice ma che in realtà sono il frutto di molto lavoro e di grande cura della parola. Non perdete quindi Josh in fuga, un romanzo breve ma denso, dal quale si potrebbe agevolmente trarre un bel film. Vi divertirete e avrete anche qualcosa su cui riflettere.
Marisa Salabelle
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