Il giardino dei nani solitari
Capitolo 1
Dove gli orizzonti non hanno confini
Plaza des los Reyes, Ceuta, marzo 2020
La prima volta che mi resi conto di amare mio padre è quando capii di odiarlo.
Ed è da lì che ho un sogno ricorrente.
Sono in spiaggia, cullato tra le sue braccia, il mare davanti, in attesa dell’alba.
Mio padre mi raccontava storie. Ho sempre adorato le storie. Lui lo sapeva e me le raccontava quando il sole si stiracchiava sollevandosi dalle onde. Le sue parole mi catapultavano in un altrove dove eravamo due eroi che combattevano contro i mostri.
È lì che mio padre mi insegnò che i veri mostri vivono dentro di noi.
E che quello che dovevamo guardare era la linea dove scompare il mare, per saper volgere lo sguardo oltre, per
raggiungerla e poi superarla.
Mio padre aveva fallito nella vita, era giovane ma ne era già consapevole. Per questo mi caricava di racconti vividi di speranza. La sua.
Sono cresciuto così. Con i sogni dentro di me, senza padre, ma con gli orizzonti lontani, da raggiungere e scavalcare.
La solitudine fa ritrovare se stessi. Puoi startene a Buenos Aires, a Puerto Toro, a Capo Agulhas, a Kaffeklubben, ad Alert. A Ceuta. Solo con i tuoi pensieri. E scorgere dimensioni sempre diverse, con i limiti da superare ogni volta.
I ricordi ti assalgono quando meno te lo aspetti. Non c’è preavviso, arrivano e basta. Mica bussano alla porta. E non usano le buone maniere. Ti guardano in faccia e ti riempiono di sberle. Nei ricordi ci navighi e rischi di affogare
se non ti aggrappi alla realtà. Solo che a volte la realtà è così sfuggente, monotona, oppressiva, angosciante. E allora i ricordi restano l’unico appiglio per sentirsi vivi.
La solitudine c’è quando mancano le prospettive su cui disegnare nuovi obiettivi, è come quando un pittore ha una tela, dei colori e dei pennelli, ma non ha un’idea che sia una.
Poi, nella vita ho imparato un grande insegnamento. Sempre di mio padre. La solitudine è assenza di vita dentro di sé, non assenza di vita attorno a sé. Per questo amo mio padre pur avendolo odiato.