“Lover” su Storygenius
Parliamo del concorso letterario “Lover” con Giovanni Lucchese
“Una delle prime e più famose scrittrici di romance fu Jane Austen, ai tempi guardata con sufficienza dai suoi colleghi ma in seguito osannata e universalmente riconosciuta da tutti come una grande scrittrice”.
La notizia mi arriva via telefono, Giovanni Lucchese è diventato direttore di collana per una casa editrice, conosco Giovanni da diverso tempo e mai avrei pensato di vederlo passare dalla sua scrivania di autore a quella di un ufficio editoriale. Ma la sua energia è proverbiale. Come scrittore ha pubblicato diversi libri (in altalena tra un genere e l’altro, ma con uno sguardo fisso sul pop), nei quali spesso ho messo lo zampino anch’io nel mio abituale abito di accompagnatore di scrittori: Pop toys, Questo sangue non è mio, L’uccello padulo (tutti e tre pubblicati da Alter Ego), La sete (d editore) e infine Un bambino sbagliato (Arkadia). Proprio Arkadia ha offerto a Giovanni di guidare una collana di genere romance e inoltre ha organizzato un concorso letterario di quel genere per autori che amano cimentarsi in questo genere. Qui trovate tutte le informazioni. Adesso cercherò d’intervistarlo mettendo da parte la nostra antica frequentazione per rimanere professionale e farmi spiegare da lui come funzionano questa nuova collana e questo concorso. Per suggerire a voi autori di Genius di provare il concorso e magari di inviare un romanzo alla collana, se avete un romance nel cassetto (o tra le lenzuola). Ah, lo so che è un genere che in genere viene preferito dal genere femminile, ma se siete maschietti, ricordatevi che anche uno pseudonimo può andare bene per buttarvi in un genere che in questo momento è al top delle classifiche dei generi, tanto per non risparmiare la parola genere (dovrei contare quante volte l’ho usata in questa introduzione).
Come funziona il concorso letterario LOVER? Il vincitore verrà pubblicato?
LOVER è un concorso che Arkadia ha deciso di lanciare per inaugurare una nuova collana di genere romance. Selezioniamo voci di qualsiasi sesso, età e nazionalità per dare la possibilità a tutti di vedere realizzarsi il proprio sogno. Il vincitore verrà pubblicato all’interno della collana e riceverà un anticipo di 500 Euro.
Vuoi dare qualche indicazione su che tipo di romanzi preferireste ricevere?
Il romance oggi è diviso in una miriade di sottogeneri. School romance, sport romance, fantasy romance, dark romance, new adult e così via. Io stesso fatico a stare dietro a tutte le definizioni. Di sicuro l’amore deve stare al centro di ogni storia, ma l’ambientazione, così come la realizzazione di un innamoramento, possono essere le più molteplici. Mi aspetto di venire sorpreso, anche se il mio genere preferito resta la chick-lit, dove la protagonista attraversa mille peripezie tragicomiche per realizzarsi in ambito sentimentale, professionale o quant’altro. Chissà, forse potrebbe arrivare qualcosa che declinerà un nuovo sottogenere.
Comincia quindi una nuova avventura editoriale, che impressione ti fa essere direttore di una collana?
Se me lo avessi chiesto un paio di mesi fa ti avrei risposto di smettere di bere. La cosa è nata all’improvviso dopo una lunga chiacchierata con Riccardo Mostallino (il nostro boss supremo).
Eravamo al Salone di Torino e scherzavamo sul successo che sta avendo il romance ultimamente. Io sono sempre stato un sostenitore accanito di questo genere, Riccardo deve aver colto il mio entusiasmo, o aver visto i miei occhi a forma di cuore e mi ha fatto la proposta di getto, facendomi cadere dallo sgabello su cui ero seduto. Credimi se ti dico che per me è un vero e proprio sogno che si avvera. Uno di quelli che neanche osavo sognare.
Come ci si sente a essere finito dall’altra parte della barricata? Ora non potrai più lamentarti degli editori come fanno in genere tutti gli autori…
Potrò sempre lamentarmi, ma lo farò con me stesso, così resta tutto in famiglia. Sarò la causa e la soluzione di tutti i miei problemi. Scherzi a parte, vorrei trarre ispirazione dalle persone che ho sempre ammirato in questo ambiente. Cercare di non fare alcuni errori che ho visto fare in passato, evitare atteggiamenti che possano far sentire un autore messo da parte, o poco valorizzato. Ci riuscirò? Vediamoci tra un anno e saprò dirtelo.
Cos’è per te il rosa, o il romance, o come vuoi chiamarlo?
Un genere di cui sono sempre stato follemente innamorato. Sottovalutato dagli intellettualoidi mainstream, a mio avviso erroneamente, è uno dei generi di intrattenimento più validi che ci siano. Ci sono autrici di romance famose in tutto il mondo i cui romanzi dovrebbero essere presi come esempio di struttura, costruzione dei personaggi, gestione dei colpi di scena, e così via.
Quindi ne hai letti tanti di romance?
Io e te ci conosciamo?
Faccio finta di non aver sentito, passiamo a una domanda più letteraria. Che rapporto hai con l’intrattenimento, lo preferisci ai poderosi romanzi esistenziali?
Il fatto è che tutto è intrattenimento. Letteratura, cinema, musica, arte in generale, nascono con quel preciso scopo. Intrattenere lanciando messaggi di rilevanza sociale e offrendo nuove chiavi di lettura del mondo in cui viviamo. L’importante è avere la consapevolezza di ciò che stai leggendo. Appassionarsi a un romance pensando di paragonarlo a un classico russo è un errore madornale, così come cercare un divertimento frivolo in un romanzo di spessore. Detto questo, ho letto alcuni romance che, con la scusa di un divertimento immediato, offrivano ottimi spunti di riflessione, soprattutto a lettori molto giovani.
Questa del rosa, o del romance, con tutte le sue sfumature, è una moda che non passa mai di moda. Secondo te, perché?
Chi non ha voglia di sognare il grande amore? Chi lo ha trovato vuole rivivere le emozioni dei primi tempi, quando il cuore scoppiava e lo stomaco era tutto uno sfarfalleggiare. Chi lo sta ancora cercando si immedesima nei personaggi sperando che un giorno capiti anche a lui, o a lei. Chi soffre per amore ha la scusa per potersi commuovere. Insomma, l’amore vince sempre, anche in letteratura. Considera che una delle prime e più famose scrittrici di romance fu Jane Austen, ai tempi guardata con sufficienza dai suoi colleghi ma in seguito osannata e universalmente riconosciuta da tutti come una grande scrittrice.
Scriverai anche tu un romanzo LOVER, è nel cassetto?
Stai di nuovo fingendo di non conoscermi? Scherzo dai, se ti ricordi ai tempi in cui ero un tuo allievo (il preferito ovviamente) erano più di una le idee che avevo su questo genere. Il problema è che vanno molto le autrici, dovrei trovare uno pseudonimo, ma ce lo vedi un egocentrico come me a pubblicare sotto falso nome? Io no.
Paolo Restuccia
L’intervista su Storygenius