“Gli ingranaggi dei ricordi” su La Nazione

Storie di eroi dagli ingranaggi dei ricordi

 È ambientato in Sardegna il nuovo libro di Marisa Salabelle, narra le vicende dei tre fratelli Zedda, tra il ’43 e il ’44, e del partigiano Silvio

È uscito da pochi giorni il nuovo libro, il terzo, di Marisa Salabelle, Gli ingranaggi dei ricordi, pubblicato da Arkadia Editore (p. 184, euro 15,00). Il libro sarà presentato domani, venerdì 2 ottobre, alle ore 18, alla Libreria Lo Spazio, di via dell’Ospizio dall’autrice, insieme a Maria Elena Menici. Abbandonato il genere giallo e, almeno per il momento, il giornalista Saverio Giorgianni negli Appennini, questa volta l’autrice, originaria di Cagliari ma pistoiese da sempre (e a Pistoia ha insegnato per molti anni), si sposta nella sua Sardegna per raccontare, intersecandole, tre storie vere.
«Quella dei fratelli Felice, Bella e Demy, che si ritrovano a vagare per la Sardegna senza nessuno, negli anni tra il 1943 e il 1944 – esordisce l’autrice –, quella della famiglia Zedda che deve lasciare Cagliari a causa dei bombardamenti e viene sfollata in un paese dell’interno della Sardegna e infine, quella di Silvio, un giovane partigiano che milita nei gap (Gruppi di Azione Patriottica) di Roma e prende parte all’attentato di via Rasella». Queste tre vicende si intrecciano nel procedere della narrazione ed emergono prevalentemente dai ricordi di chi le ha vissute e le rievoca dopo molti anni. Gli ingranaggi dei ricordi, appunto, così stratificati e generativi, verrebbe da dire: «Questo romanzo è una storia prevalentemente vera, filtrata e rivisitata attraverso il mio occhio».

C’è una matrice autobiografica?
«Ho voluto raccontare la storia dei miei genitori, con una certa libertà di invenzione, ma con una sostanziale aderenza ai fatti, e questo desiderio mi è venuto nell’ultimo periodo di vita del mio babbo, quando sapevo che presto l’avrei perso, e mi rendevo conto di non sapere tutto di lui, ma sentivo il bisogno di farlo vivere ancora attraverso la mia storia. C’è inoltre un elemento che mi ha spinto – continua Marisa Salabelle – e cioè la necessità di adempiere, anche se con molto ritardo, alla richiesta che tanti anni fa mi aveva fatto un mio zio, di ricostruire le vicende di Silvio Serra, fratello minore di mia nonna, medaglia d’oro della Resistenza, un “eroe dimenticato” a cui spero di aver ridato un po’ di luce».

E di Saverio Giorgianni, giornalista dal cuore tenero, cosa ne sarà?

«Con L’ultimo dei Santi l’ho lasciato in una situazione piuttosto ingarbugliata, dunque non so ancora come andrà, ma di certo ci sono ancora molte cose che bollono in pentola!».

L’ingresso alla presentazione è libero e a capienza limitata.

Gaia Angeli


Arkadia Editore

Arkadia Editore è una realtà nuova che si basa però su professionalità consolidate. Un modo come un altro di conservare attraverso il cambiamento i tratti distintivi di un amore e di una passione che ci contraddistingue da sempre.

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