“L’ombra di Kafka” su Mille Splendidi Libri e non solo
Il Potere della Scrittura: L’ombra di Kafka di Andrea Alba – Arkadia Editore
“Avete idea di come si possa entrare nel complesso edificio letterario di Kafka? Stiamo parlando di una planimetria impossibile, di uno spazio tanto irreale quanto verosimile, funzionante. Un’opera di Kafka è come una casa che ha molteplici porte, finestre, ingressi, balconi. Ma la complessità maggiore non è districarsi tra questa moltitudine di vie di fuga, quanto comprenderne le leggi che la regolano, le ragioni per cui entrare da un punto x ci conduca a y. Forse serve un architetto, più che un traduttore.”
All’alba del tanto temuto Millennium Bag, Cristina, Fabio e Giulia si trovano ad affrontare una storia densa di mistero che avvolge un’edizione apocrifa de La metamorfosi di Kafka ma soprattutto del suo fantomatico traduttore, Gregorio Boemo. Andrea Alba firma così una storia fatta di carta, di polvere di biblioteche, di finzione e verità, perché nella letteratura c’è soprattutto finzione, quella che viene narrata ma che è tanto fragile nell’immenso universo degli apocrifi dove il vero si mescola con il falso d’autore. L’ombra di Kafka, edito da Arkadia editore, ci catapulta in questo strano eppure affascinate mondo della scrittura e del suo potere persuasivo.
“Erano le biblioteche i luoghi della conoscenza da consultare per avere delle risposte, c’era poco da girarci intorno, tra le vecchie polveri e gli schedari. Solo lì, qualora ci fosse stata, si poteva trovare una qualche risposta.”
Cristina è alle prese con la sua tesi di laurea sulle opere di Kafka e dei suoi traduttori italiani, figlia di divorziati sente il peso e l’ansia di non riuscire a portare a termine il suo progetto e di non assecondare i desideri di sua madre, un’integerrima professoressa di chimica che la spingeva a perseguire la strada dell’insegnamento. Cristina divide un’appartamento a Roma con Fabio, il suo pigro coinquilino con cui ha una relazione all’occorrenza, e l’ultima arrivata in casa, Giulia, una talentuosa scenografa, di poche parole ma sempre dette al momento giusto. La vita dei tre “cuori in affitto” procede senza troppi scossoni, fino a quando un’edizione inedita de La metamorfosi di Kafka tradotta da un certo Gregorio Boemo del 1925, non entra prepotente nelle loro vite. I tre si lanciano a capofitto per rintracciare il fantomatico Gregorio Boemo, e già dal nome, l’autore gioca con le parole attorno alla figura del protagonista kafkiano, come aver ambientato la storia nell’anno del Millennium Bag e del misterioso quanto bizzarro narratore. Come scrive l’autore questa è anche e soprattutto la storia di come nasce un libro, l’idea che spinge la sua creazione fino alla pubblicazione, ma nell’infinita moltitudine di parole che riempiono pagine e pagine di narrazioni, si insinuano menzogne date per vero, un intreccio affascinante in un disordine universale che frantuma ogni certezza.
Andrea Alba. Siciliano di nascita e torinese d’adozione, ha trentanove anni e insegna materie letterarie negli istituti superiori all’ombra della Mole. Laureato in Filologia Moderna all’Università degli studi di Catania e in Scienze Storiche presso l’Università degli studi di Torino, prova a tenere insieme la passione per le narrazioni con quella per la ricerca storica indipendente. Ha esordito con il romanzo La solitudine dell’orso (2019) e nel frattempo è diventato papà di Federico e non ha mai smesso di frequentare archivi e biblioteche, cinema, librerie, negozi di giocattoli e mercatini delle pulci. Suoi articoli e racconti sono apparsi nel corso degli anni su riviste online e cartacee.
Loredana Cilento
La recensione su Mille Splendidi Libri e non solo