“L’ombra di Kafka” su Letteratitudine News
L’OMBRA DI KAFKA di Andrea Alba (Arkadia)
Andrea Alba racconta, nel romanzo L’ombra di Kafka, di recente edito da Arkadia, una storia di formazione ambientata a Roma, in un piccolo appartamento nel quale vivono, sognano, maturano tre coinquilini, Fabio, Giulia, Cristina. I tre giovani formano un triangolo non convenzionale; le alleanze, le attrazioni, l’eros che circola fra loro sono quelli dell’età più avventurosa della vita. L’età della scoperta di sé e degli altri, delle infinite possibilità di relazionarsi con il prossimo. Età di scelte, di grandi interrogativi: chi voglio essere, chi sono, chi vogliono che io sia gli altri (famiglia, amici)?
Tre personalità differenti, tre ragazzi aspettative diverse, tre percorsi che camminano paralleli a volte, divergenti altre volte, per intrecciarsi e intersecarsi in alcuni punti nodali.
Il personaggio maschile, Fabio, che a un certo punto si scuote dalla sua letargia e trova lavoro in una videoteca, è ossessionato dal millennium bug. Cosa sarà esattamente? Si chiede. Come funzionerà? Cosa succederà nel mondo già dominato dalla tecnologia digitale?
Fino a un certo punto la narrazione abbraccia simultaneamente le vite dei tre coinquilini, soffermandosi sulle relazioni fra loro e aprendo spiragli sul mondo esterno all’appartamento che condividono: le rispettive famiglie, il relatore della tesi di Cristina, un giovane studioso – l’ambiguo Daniele – di cui Cristina si innamora. Dalla metà in poi, all’incirca, fa la sua comparsa Kafka.
Cosa c’entra Kafka? Cristina, laureanda, sta scrivendo la sua tesi proprio sull’autore boemo e sulle sue opere e, durante il lavoro di ricerca necessario, si imbatte in un mistero che la incuriosisce. Si appassiona alla questione delle prime traduzioni di Kafka in italiano: ciò che scopre la scombussola e cambia la sua vita.
“Non sapeva che cosa la aspettasse, non aveva idea di cosa potessero nascondere le infinite possibilità di traduzione di Kafka o di qualsiasi altro autore, le sue implicazioni nel reale, la pagina che prepotentemente si fa viva, il perturbante del quotidiano che diventa letteratura e il suo contrario”.
Tra amori che si accendono e svaniscono, rapporti amicali che si rafforzano, sbiadiscono, tornano a fiorire, si insinua una storia di libri, di verità e finzione. La scrittura ha un timbro giovanile, le vicende e i personaggi sono accattivanti. L’indagine su Kafka e sulle traduzioni delle sue opere, inserendosi con naturalezza nella trama, risulta avvincente e forse costituisce la parte più interessante del romanzo:
“Un’opera di Kafka è come una casa che ha molteplici porte, finestre, ingressi, balconi. Ma la complessità maggiore non è districarsi tra questa moltitudine di vie di fuga, quanto comprenderne le leggi che la regolano, le ragioni per cui entrare da un punto x ci conduca a y. Forse serve un architetto, più che un traduttore. E che cosa sia una traduzione nessuno lo sa con precisione e infatti non è nostro obiettivo tentare di stabilirlo qui e ora con assoluta certezza. Anzi, che il concetto di traduzione rimanga quanto più indefinito possibile è tra i nostri obiettivi non celati”.
Le vicende diventano kafkiane e surreali, fino allo scioglimento di tutti gli intrecci che l’autore ha abilmente costruito.
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La scheda del libro: L’ombra di Kafka di Andrea Alba (Arkadia, 2025)
Roma, 1999. Cristina, giovane laureanda in Lingue, lavora a una tesi sulle opere di Kafka e le sue traduzioni italiane, ma la ricerca prende una piega inaspettata quando scopre un’edizione apocrifa de La metamorfosi, firmata da un misterioso traduttore. Seguendo le tracce dell’enigmatico curatore, Cristina scopre che è un falsario, autore di una lunga serie di inganni editoriali. La rivelazione manda in frantumi la sua tesi e la sua autostima. Inizia così per Cristina un viaggio che non solo mette in discussione le sue convinzioni, ma la costringe a riflettere sulla verità e sull’autenticità delle storie che raccontiamo, su chi decide cosa sia reale e su come la finzione possa talvolta prendere il posto della realtà. Quando tutto sembra ormai perduto, una sorpresa arriva all’alba del nuovo millennio.
Rosalia Messina
La recensione su Letteratitudine News