“Il tema di Ethna” su Masticadores Italia
Il tema di Ethna, di Anna Bertini (Arkadia, 2025) Recensione di Marisa Salabelle
Una donna sta facendo un viaggio in treno, lungo la linea che costeggia il mar Tirreno, verso Livorno. Un imprevisto costringe il treno a fermarsi lontano da ogni stazione e imprevedibilmente la donna scende, inizia a camminare lungo i binari, indispettita per la sosta non prevista ma soprattutto attratta da una struttura che vede stagliarsi…
Anna Bertini, Marisa Salabelle, Prima Pagina
Una donna sta facendo un viaggio in treno, lungo la linea che costeggia il mar Tirreno, verso Livorno. Un imprevisto costringe il treno a fermarsi lontano da ogni stazione e imprevedibilmente la donna scende, inizia a camminare lungo i binari, indispettita per la sosta non prevista ma soprattutto attratta da una struttura che vede stagliarsi in alto, sulla sommità di una rupe a picco sul mare. In questo modo suggestivo inizia il romanzo di Anna Bertini, Il tema di Ethna, recentemente pubblicato da Arkadia. La donna si chiama Ethna Sarfatti, l’edificio, Castel Sonnino, un tempo appartenuto a Sidney Sonnino, uomo politico vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento: fu lui a concordare con la Gran Bretagna l’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale. Il castello, in seguito, era stato trasformato in un albergo, ed Ethna vi aveva soggiornato per un breve, intenso periodo nel 1997. Ora invece siamo nel 2004 e la donna, presa da un impulso incontrollabile, approfitta della sosta imprevista per tornare a Castel Sonnino e per rievocare molte vicende della sua vita. Il romanzo prosegue avanti e indietro negli anni, non seguendo un ordine cronologico ma il filo dei pensieri e dei ricordi di Ethna: un romanzo che insiste, come il precedente Le stelle doppie, al quale alcuni personaggi e situazioni fanno riferimento, sull’importanza dei legami, sia familiari che amicali e affettivi, sul cambiamento, e sul potere della musica che pervade ogni istante dell’esistenza. Sono diversi i fili che si intrecciano, sia nel passato che nel tempo presente: l’amatissima figura del padre, Enzo Sarfatti; la scoperta di non essere sua figlia biologica ma di avere per genitore un uomo che Ethna ha deciso di disprezzare e di non voler mai avere nella sua vita; l’amore appassionato vissuto molti anni prima, in occasione del primo soggiorno a Sonnino, con un uomo affascinante e misterioso, poi coinvolto in vicende poco chiare legate al traffico di droga e alla sparizione di una cliente dell’albergo; la musica, elemento fondamentale nella vita di Ethna che è una violoncellista e compositrice; una vita spesa tra l’Irlanda, dove è nata, Firenze, dove è cresciuta e vissuta, e poi Livorno, New York… Amici, colleghi, persone care di diverse età, nazionalità ed estrazione costellano la vita di Ethna e la riempiono di affetti, ma due sono i nodi irrisolti che ancora deve sciogliere, e che riguardano la sua famiglia biologica e l’uomo che ha amato lì, a Castel Sonnino, sulla scogliera a picco sul mare.
La recensione di Marisa Salabelle